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Morto Sepulveda: “colui che paragonò Ronaldo e Messi al gatto e al topo”

Lo scrittore Luis Sepulveda è morto per coronavirus a Oviedo. Aveva 70 anni. Lo riferisce l’Efe che cita fonti vicine all’autore cileno. Lo scrittore, nato il 4 ottobre del 1949 a Ovalle (Cile) aveva contratto il Covid-19 a fine febbraio insieme alla moglie. Sepulveda aveva partecipato a fine febbraio a un festival letterario, il Povoa do Varzim al festival Correntes d’Escrita, in Portogallo. Il suo era stato il primo caso di coronavirus nelle Asturie. Lo scrittore era stato messo in isolamento all’Ospedale universitario centrale di Oviedo. Autore di oltre 20 romanzi, libri di viaggio, saggi e sceneggiature, Sepulveda vinse il Premio Tigre Juan del 1989 con il suo romanzo ‘Il vecchio che leggeva romanzi d’amore’ ed il Premio Primavera de Novela nel 2009 con ‘L’ombra di quel che eravamo’.

Nel 2012 Luis Sepulveda aveva rilasciato un’intervista a Sky.it in cui aveva parlato di una delle sue più grandi passioni, il calcio. ” Il topo è un gran topo, piccolo fisicamente, ma grande in tutto ciò che fa e il suo nome è Leo Messi. Il gatto credo proprio che sia Cristiano Ronaldo. Non può che essere lui”, aveva detto riferendosi al suo libro ‘Storia del gatto e del topo che diventò suo amico’. Poi la confessione di amare la Roma di Zeman, i gol di Falcao e la voglia di rivedere Marcelo Bielsa sulla panchina del suo Cile, definito “uno dei migliori allenatori del mondo”.

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