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Milano spalanca le porte allo sharing, e non gli basta mai

Pubblicati sul sito del Comune di Milano altri tre bandi per trovare nuovi gestori di flotte di mezzi sharing. Porte aperte anche a monopattini, hoverboard, segway, monowheel.

Milano incentiva lo sviluppo della mobilità elettrica e condivisa e, definite regole chiare per l’utilizzo dei mezzi in sharing, pubblica sul sito del Comune tre bandi che consentono ai gestori di flotte di veicoli in micromobilità elettrica, scooter e biciclette a flusso libero di attivare il servizio e mettere a disposizione dei cittadini nuove flotte condivise sul territorio di Milano; da martedì 29 ottobre sarà possibile presentare le manifestazioni di interesse. In particolare potrà essere avviato sperimentalmente e all’interno di un sistema di regole stringenti lo sharing di veicoli elettrici innovativi come monopattini, hoverboard, segway, monowheel da parte delle aziende e dei soggetti interessati. Saranno invece potenziate le flotte di biciclette meccaniche e elettriche a pedalata assistita a flusso libero e gli scooter elettrici.

La sharing mobility ha favorito l’utilizzo del trasporto pubblico e contribuito alla diminuzione dei mezzi privati a favore della qualità della mobilità e dell’ambiente. La condivisione dei veicoli consente di ridurre il tasso di motorizzazione in città. Le sperimentazioni avviate da tempo a Milano con flotte diversificate di auto, veicoli cargo, scooter e biciclette hanno dato risultati molto positivi e l’obiettivo di contenere le emissioni inquinanti spinge a procedere verso l’innovazione per questo l’amministrazione punta a sviluppare il servizio. “La sharing mobility milanese ha dimostrato di essere efficiente e con questi bandi rinnoviamo i servizi esistenti e li rendiamo ancora più sostenibili grazie al potenziamento delle flotte elettriche – dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Lavori pubblici –. L’esperienza fatta fino a oggi ci insegna che le regole stringenti sono una della chiavi del successo della mobilità condivisa, per questo abbiamo disegnato un quadro di regole che ci consente di avviare e governare la sperimentazione dello sharing anche di veicoli innovativi. Perché il successo continui, senza penalizzare i cittadini e senza creare situazioni di insicurezza o degrado, gestori e utenti devono rispettare le norme esistenti che sono chiare e sufficienti, a partire dal codice della strada, con molto buonsenso e rispetto”.

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