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Milano, i nuovi prezzi del trasporto pubblico dedicati ai giovani

Ci sono novità sul tariffario del trasporto pubblico milanese: aumentano i biglietti giornalieri, ma non gli abbonamenti annuali, con qualche sconto in più.

Il Consiglio comunale di Milano ha approvato la delibera che sancisce le nuove tariffe del trasporto pubblico locale. È accaduto nella tarda serata di martedì 25 giugno, poco prima della mezzanotte. Le prime novità entreranno in vigore dal 15 luglio, e non a tutti piaceranno: il biglietto ordinario urbano, infatti, comincerà a costare due euro, anziché l’1,50 a cui eravamo abituati, però con validità su un’area più estesa, che arriva a comprendere anche Rho Fiera, Cologno Monzese, e gli altri comuni di prima fascia. Ma non bisogna giungere a giudizi affrettati. Non ci saranno infatti aumenti sul prezzo dell’abbonamento annuale, che resterà solido a 330 euro, e resta intatta la possibilità di rateizzarlo senza ulteriore sovrapprezzo. Questo, come spiega una nota del Comune, “a tutela dell’utilizzo continuativo del trasporto pubblico da parte di cittadini e lavoratori”. I ragazzi fino a 14 anni potranno usufruire del trasporto pubblico gratuitamente, e anche gli over 65 con Isee a 16mila euro potranno ottenere l’abbonamento annuale gratis. Infine, a viaggiare gratis saranno anche gli animali domestici e le insegnanti (una ogni dieci studenti).

Viene inoltre estesa di un anno la fascia d’età con diritto ad abbonamento ridotto: il prezzo della riduzione resta uguale, ma adesso potranno beneficiarne tutti i giovani fino a 27 anni, anziché 26. In più, “estese le agevolazioni fino ai 30 anni con Isee sotto i 28mila euro (mensile e annuale rispettivamente a 22 e 200 euro) a prezzo invariato rispetto a oggi”. Ma le novità per i giovani non finiscono qui: “fino ai 27 anni d’età, per chi è abbonato al trasporto pubblico, scende da 29 a 12 euro il costo dell’abbonamento al BikeMi; dai 28 anni il costo passa da 29 a 24 euro”. Da adesso in poi, la collaborazione tra Atm e BikeMi diventa ancora più stretto, con la possibilità di integrare i due servizi in una sola tessera, quella Atm. E bisognerà restare all’ascolto, perché preso un simile accordo potrebbe nascere anche con i servizi di car e scooter sharing.

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