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Migranti: ancora uno sbarco nel Crotonese, arrivati in 59

 

I cellulari di attivisti di sei ong di difesa dei diritti umani palestinesi di recente dichiarate illegali da Israele e accusate di “terrorismo” sono stati “in precedenza violati da sofisticati spyware realizzati da Nso”, azienda di cyber intelligence controllata dal ministero della difesa israeliano.

Lo riferisce il Guardian che cita un rapporto di ‘Front Line Defenders (Fld), associazione di difesa dei diritti umani di base a Dublino in Irlanda.

Secondo Fld i cellulari di Salah Hammouri – attivista palestinese e avvocato di Gerusalemme a cui è stato revocato lo status di residente in città – e di altri 5 militanti sono stati hackerati con Pegasus, lo spyware caratteristico di Nso. In un caso è risultato che il procedimento fosse in atto dal luglio del 2020.
Il Guardian ha sostenuto che “non c’è evidenza tecnica a conferma che Israele abbia ordinato gli hackeraggi dei sei palestinesi ma che ognuno di questi lavora per organizzazioni che sono state prese di mira e accusate di crimini dalle autorità israeliane”.

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