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Mara Carfagna presenta “Voce Libera”, la nuova associazione per l’Italia liberale e riformista

Per la sua fondatrice, Voce Libera non sarà una corrente o il preludio di una nuova scissione. Ma il Cavaliere boccia l’iniziativa: “Inutile e divisiva”.

“Vogliamo gettare ponti verso il mondo imprenditoriale, accademico, dell’associazionismo cattolico, avendo come riferimento la galassia liberale e riformista, in tutto il Paese”, ha detto Mara Carfagna a La Stampa. Voce Libera, la nuova associazione fondata dalla Carfagna, non nasce come una corrente di partito, non sarà un primo passo per la scalata della coalizione, nemmeno un tentativo di tastare il terreno per una eventuale scissione. Un’associazione, nulla di più, per scuotere le basi del partito e far fiorire nuove idee, “per dare voce ad un pezzo di Italia che ora non si sente rappresentato” e perché il centrodestra “non può vivere solo di invettive contro i migranti e l’Unione europea”. Voce Libera sarà articolata in un direttivo, un esecutivo e un comitato scientifico, all’interno del quale figura il nome di Carlo Cottarelli, nientemeno. Tra i soci costituenti si contano anche, come riporta adnkronos, i deputati forzisti Paolo Russo e Gigi Casciello, il parlamentare Maurizio Carrara, il responsabile enti locali del partito, Marcello Fiori, l’ex governatrice del Lazio, Renata Polverini, i senatori Massimo Mallegni, Barbara Masini.

L’atto di nascita dell’associazione è stato firmato pochi giorni fa, alla luce del sole e dopo aver informato i leader del partito, Berlusconi in primis. Al Cavaliere era anche stata offerta la carica di presidente onorario, posizione che però ha rifiutato. “In un partito libero, aperto al confronto, credo sia inutile far nascere un’associazione che finisce per essere una corrente politica nel partito e che finisce per dividere il partito stesso”. A sentire Mara Carfagna, però, si tratta di un’iniziativa neanche lontanamente simile a quella di Giovanni Toti, che dal partito se n’è andato fondando il suo “Cambiamo!”. Ma il timore per Berlusconi può essere forse questo, di un altro pezzo di Forza Italia che si stacca verso il centro. A entrambi, Carfagna e Toti, era stato proposto di diventare coordinatori di Fi, ma con la secessione di Toti è caduta anche la posizione dell’On. Carfagna. La mossa dell’ex ministra potrebbe sembrare agli occhi di Berlusconi una sfida alla sua leadership, o alle altre forze di coalizione, a partire dallo stesso nome: le voci di Forza Italia hanno bisogno di essere liberate? E se si, da cosa?

Questa mattina Mara Carfagna ha presentato la sua associazione alla stampa. Ha sottolineato l’importanza dell’energia femminile nel veicolare nuove idee ma ha soprattutto ribadito che Voce Libera non intende essere un elemento divisivo, ma inclusivo. Nasce non solo per tenere le persone all’interno di Fi, poiché – come lei stessa ha ammesso – negli ultimi anni sono stati di più quelli che ne sono voluti uscire. Ma anche per attrarre nuove menti, che possano eventualmente passare da Voce Libera a Forza Italia e non il contrario. La Carfagna ha inoltre risposto a chi le ricordava come il Cavaliere ha definito l’associazione, “inutile e divisiva”. “L’ultima volta che qualcuno ha definito ‘inutile’ una mia iniziativa si trattava della legge per l’introduzione del reato di Stalking, che oggi è un patrimonio di questo paese”, ha ricordato la deputata. “L’Italia è ferma, la misura è colma. Troppa inconcludenza, troppa inadeguatezza, troppe menzogne. Troppi conflitti inutili”, si legge sulla pagina ufficiale della neonata associazione. “È ora che la Politica torni a parlare la lingua che le è propria, rendendo il giusto onore alla complessità dei problemi”.

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Di A.C.

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