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Manda una mail alla polizia locale confessando di essere stata violentata

Dopo anni di silenzio durante il lockdown per il covid-19, non c’è l’ha fatta più, e ha mandato una mail alla polizia locale di Milano spiegando di essere stata violentata da un uomo di cui conosceva solo il nickname su Facebook. Ha cercato così di uscire dal dramma una ragazzina di 14 anni.

Il personale del Nucleo tutela donne e minori della polizia locale di Milano – che si occupa in particolar modo dei reati previsti dal cosiddetto ‘Codice Rosso’, e dal settembre dello scorso anno ha trattato 345 casi – ha esaminato il profilo dell’uomo scoprendo che fra i suoi contatti c’era la madre dell’adolescente che nel corso dell’audizione protetta, ha confermato di essere stata vittima di abusi sessuali da parte di un conoscente della famiglia.

La ragazzina ha riferito in particolare di tre episodi successi quando frequentava le elementari e all’uomo i genitori avevano chiesto di andarla a prendere a scuola. Attualmente è in carcere, in attesa di giudizio.

Questo è solo un esempio dell’attività del nucleo di cui fanno parte due ufficiali e 12 agenti (di cui 12 donne), che nell’ultimo anno ha arrestato otto persone, eseguito 21 misure cautelari e 37 collocamenti in strutture protette. Sono 345 i casi trattati negli ultimi 12 mesi dal nucleo che si occupa in particolar modo dei reati previsti dal cosiddetto ‘Codice Rosso’, legge entrata in vigore nel settembre 2019.

I maltrattamenti in periodo covid

Sempre durante il lockdown, gli agenti del Nucleo Tutela Donne e Minori hanno arrestato un uomo di origini tunisine, A.M. di 38 anni, per maltrattamenti ai danni di una donna di nazionalità cinese, L.Z. di 56 anni. Durante un presidio del territorio, gli agenti sono stati avvicinati dalla donna evidentemente impaurita, priva di calzature e con un taglio sulla parte superiore della testa, che riferiva di essere stata percossa violentemente con un bastone e una sedia all’interno del suo appartamento dal proprio compagno. Mentre la donna veniva trasportata in ospedale, gli agenti della polizia locale si sono recati al suo domicilio, dove si trovava ancora l’uomo.

Una dinamica simile è stata quella che ha portato alla denuncia di un uomo di 30 anni nel mese di aprile, sempre in pieno lockdown. La donna, vittima di maltrattamenti, era scappata in strada con la scusa di buttare la spazzatura, per sottrarsi alle continue vessazioni del marito. Presa in carico dal Nucleo della polizia locale, è stata messa in sicurezza insieme ai due figli minorenni, in collaborazione con il Tribunale Ordinario e il Tribunale dei Minori.

 
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