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Mancato rispetto della contrattazione in Serenissima Ristorazione: a Bologna l’Ispettorato del lavoro accoglie le richieste dei dipendenti supportati dalla Filcams CGIL

Nei giorni scorsi, l’ispettorato territoriale di Bologna ha accolto totalmente le richieste di una barista in forza alla Serenissima Ristorazione, supportata dalla Filcams CGIL di Bologna, in merito alla corresponsione corretta delle ore di lavoro straordinarie. Dal 2015 al 2019, la lavoratrice aveva svolto oltre al suo normale orario contrattuale più di 1400 ore di lavoro straordinario. Il CCNL di riferimento Pubblici Esercizi e Ristorazione Collettiva riconosce alle ore straordinarie e supplementari una maggiorazione del 30% rispetto alla paga base oraria, ma  la Serenissima Ristorazione si era sempre rifiutata di pagare correttamente i lavoratori costringendoli a firmare una rinuncia alla maggiorazione prevista. 

Ora, l’Ispettorato territoriale ha sancito che “l’obbligo normativo di legge non può essere aggirato , nonché violato il diritto indisponibile del lavoratore, al riconoscimento della giusta retribuzione prescritta per ore di lavoro straordinario e/o supplementare”.

In questi giorni è arrivato il Verbale di Diffida Accertativa per Crediti patrimoniali a carico della  Serenissima Ristorazione che li obbliga a corrispondere alla lavoratrice tutte le spettanze patrimoniali .

La  Lotta paga, uniti si vince.

I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs il 4 marzo 2020 avevano proclamano lo stato di agitazione dei 9mila dipendenti della società leader della ristorazione commerciale e collettiva. Alla base della mobilitazione nazionale, il mancato rispetto delle previsioni contrattuali in ordine all’applicazione delle maggiorazioni orarie, il continuo frazionamento dell’orario giornaliero, la sospensione dell’attività lavorativa durante le festività natalizie e pasquali. 

Daniela Dessì

Filcams-CGIL

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