Londra, 29 novembre 2019 – Spari su London Bridge. Intorno alle 14 locali (le 15 in Italia), la polizia è intervenuta con colpi d’arma da fuoco sul ponte simbolo di Londra: panico tra la gente. Scotland Yard, in un tweet ufficiale, riferisce di aver “fermato” un soggetto dopo la segnalazione di un accoltellamento. Poco dopo precisa: “Stiamo trattando il caso come attentato terroristico“, benché le circostanze dei fatti siano ancora poco chiare.
Un morto e 4 feriti su London Bridge: i video
Secondo Skynews il bilancio è di un morto (non si tratterebbe dell’aggressore) e di almeno 4 feriti. Uno dei video in presa diretta che circolano in rete immortalerebbe la colluttazione tra il presunto assalitore e persone in abiti civili, prima dell’intervento degli agenti.
“La gente correva nel panico tra le urla – racconta un cronista dell’Ansa sul posto – subito è arrivata la polizia che ha bloccato ed evacuato il Borough Market pieno di gente e turisti, le persone si sono barricate all’interno dei negozi. Siamo ancora tutti in attesa di indicazioni”. Anche via social viene descritta una situazione di grande allarme: persone che corrono, agenti che urlano, mezzi di soccorso e transenne.
L’attentato del 2017 a firma Isis
I fatti di oggi richiamano alla memoria l’episodio del 3 giugno 2017 quando tre uomini a bordo di un furgoncino bianco investirono alcuni passanti sul London Bridge per poi schiantarsi contro il Barrowboy and Banker Pub. I tre, usciti dal furgoncino, iniziarono poi ad accoltellare i passanti prima di spostarsi verso il vicino Borugh Market, una zona sempre affollata: otto le vittime. Gli assalitori, che indossavano finte cinture esplosive, furono poi uccisi dalla polizia. L’attacco fu rivendicato dall’Isis tramite l’organo di propaganda Amaq.
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