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Lo stalker di Lara Comi torna in carcere

Lo stalker, ex candidato sindaco di Jesolo, ha creato un falso profilo Facebook per continuare a sorvegliare l’eurodeputata.

Lo stalker aveva iniziato a perseguitare nuovamente l’eurodeputata Lara Comi. L’ossessione, iniziata ormai un anno fa con tanto di denunce  e ordini restrittivi, è purtroppo tornata in auge.

Giovvani Bernardini ha ricominciato ad avere un comportamento da stalker con un nuovo profilo Facebook. La povera Comi non ci ha visto più. Il Tribunale di Busto Arsizio ha quindi deciso di rimetterlo agli arresti domiciliari.

L’imprenditore jesolano, la prima volta che era stato arrestato, aveva provato a difendersi. Era stato ossessivo, ma sincero. Alla fine le aveva inviato fiori e dolci, lei lo aveva addirittura ringraziato per telefono. Poi gli appostamenti. Infine l’anello di brillanti per un valore di 4mila euro.

Per questo motivo era stata emessa un’ordinanza restrittiva nei suoi confronti. Ma lui non ha mai desistito. Poco dopo essere stato rilasciato, ha ricominciato con il suo comportamento ossessivo ed insistente.

Un altro fenomeno inquietante sono le ammiratrici dello stalker. Dopo la prima incarcerazione di Bernardini, il suo avvocato è stato contattato da delle ragazze che volevano inviargli delle lettere.

Erano rimaste ammirate dai suoi modi e sognavano anche loro un corteggiatore insistente che drimostasse loro in tutti i modi. Non solo, trovavano bella anche la sua aria ingenua.

Se già l’atteggiamento da stalker dovrebbe far riflettere, anche la ricezione da parte delle donne dovrebbe essere analizzata. In questo caso, una patologia è stata scambiata per corteggiamento.

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