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Licenze per i semiliberi, digiuno a staffetta dei Garanti delle persone detenute

Licenze per i semiliberi, digiuno a staffetta dei Garanti delle persone detenute

In vista della scadenza delle licenze straordinarie per i semiliberi, i Garanti territoriali aderiscono all’iniziativa di sensibilizzazione promossa dal Garante del Comune di Udine, Franco Corleone, in attesa della decisione del Governo.

Garanti territoriali in assemblea nell'Aula Siani del Consiglio regionale della Campania lo scorso 17 ottobre.22/12/2022
Il 30 novembre scorso erano 1076 le condannate e i condannati in semilibertà. Gran parte di loro (700 all’inizio della emergenza Covid, 4-500 secondo le ultime stime) ha goduto per due anni e mezzo di una licenza straordinaria che gli ha consentito di non tornare a dormire in carcere, come invece previsto dalla misura della semilibertà.

Salvo casi eccezionali, in cui la licenza straordinaria non è stata rinnovata o è stata revocata, il comportamento di queste persone è stato irreprensibile e ha ripagato nel migliore dei modi la fiducia che è stata loro data. Per questo appare incomprensibile e contrario al principio della progressività del trattamento penitenziario la mancata proroga delle licenze straordinarie per i semiliberi che li costringerebbero al rientro in carcere addirittura, in alcuni casi, la notte di San Silvestro.

Nella giornata di ieri il Governo ha approvato il decreto legge “milleproroghe” i cui contenuti non sono ancora noti. Nella speranza che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Consiglio dei ministri abbiano tenuto in considerazione questo problema, già sollevato durante la discussione parlamentare del decreto-legge “anti-rave”, i Garanti territoriali dei detenuti si associano all’iniziativa di sensibilizzazione intrapresa dal collega Franco Corleone, già sottosegretario alla Giustizia e attualmente Garante per il Comune di Udine, e si impegnano a digiunare a staffetta in questi giorni, in attesa della pubblicizzazione della decisione del Governo.

Prime adesioni:

– Franco Corleone, Garante di Udine

– Stefano Anastasìa, Garante per la Regione Lazio

– Antonio Bincoletto, Garante di Padova

– Alice Bonivardo, Garante di Alessandria

– Giuseppe Caforio, Garante per la Regione Umbria

– Sonia Caronni, Garante di Biella

– Laura Cesaris, Garante della Provincia di Pavia

– Samuele Ciambriello, Garante per la Regione Campania

– Gianmarco Cifaldi, Garante per la Regione Abruzzo

– Sofia Ciuffoletti, Garante di San Gimignano (SI)

– Eros Cruccolini, Garante di Firenze

– Giovanni Fiandaca, Garante per la Regione Sicilia

– Maria Losito, Garante di Belluno

– Francesco Maisto, Garante di Milano

– Maria Mancarella, Garante di Lecce

– Alberto Marchesi, Garante di Pisa

– Margherita Michelini, Garante di Prato

– Luisa Ravagnani, Garante di Brescia

– Giovanni Villari, Garante di Siracusa

 

La rete dei Garanti delle persone private della libertà

La Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà, istituita presso la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome, rappresenta gli organismi di cui si sono dotati regioni ed enti locali, in base alla legislazione nazionale e regionale.

Ne fanno parte 72 Garanti, di cui 16 di regioni e province autonome, sei di province e aree metropolitane e 50 di comuni che hanno istituito garanti delle persone private della libertà ovvero ne hanno formalmente affidato le funzioni ad altri organi di garanzia a competenza multipla. La Conferenza elegge un Portavoce: attualmente ricopre tale carica Stefano Anastasìa, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio. La sede operativa della Conferenza attualmente è nella sede del Consiglio regionale del Lazio. A cura dell’Ufficio stampa del Garante delle persone detenute della Regione Lazio

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