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La matematica al tavolo verde

Al tavolo da gioco, oltre ad un pizzico di fortuna che non guasta mai, è utile poter fare affidamento sulle proprie conoscenze matematiche. Non è necessario essere geni della materia, snocciolare formule su formule, basta una certa padronanza del gioco scelto e dei numeri per capire quali probabilità ci siano di ritrovarsi con determinate carte in mano.

Naturalmente, serve anche spirito di osservazione e pazienza per memorizzare e studiare quante volte sia stato servito un asso o una coppia e valutare come reagire per giocare al meglio.

Vale sia per il gioco in presenza, sia online. Le piattaforme digitali di gioco consentono di accedere ad una moltitudine di attività ludiche che mettono alla prova i giocatori in base al loro livello di preparazione.

I calcoli non sono così complicati come può sembrare.

Un esempio è dato dal poker dove possiamo ipotizzare di ricevere una coppia ogni 17 mani, circa. In termini percentuali si parla del 6%, mentre lo 0,45% è la probabilità di ritrovarsi con una coppia tipo AA, quindi 1 volta su 221.

Un ulteriore esempio relativo allo stesso gioco. Se in call, cioè l’azione a chiamare una puntata avversaria, si punta 5 euro su un totale del piatto dei giocatori pari a 20 euro, in percentuale equivale al 25%. Cosa significa? Che bisogna vantare la mano migliore il 25% delle volte per averne una buona da giocare.

Gioco d’azzardo, l’intuito non basta

Considerato che, di solito si gioca per molte ore, bisogna tenere desta l’attenzione e riuscire a fare questi calcoli mentalmente. Conoscendoli a priori è più facile approcciarsi a questi giochi con un minimo di capacità di previsione e successo.

In poche parole, la matematica è un buon modo per evitare di giocare approssimativamente e privi di una strategia. Fa la differenza tra un buon giocatore e uno improvvisato, ma soprattutto è una nave scuola per neofiti che, così possono acquisire esperienza e destrezza più celermente.

Il gioco d’azzardo non è solo intuizione o mera fortuna, ma comprensione dei meccanismi che vi sono alla base e che determinano i passaggi successivi, mano dopo mano.

Non si vince con l’istinto, il fato, ma con le capacità di effettuare calcoli previsionali e semplici percentuali. Col tempo e la ripetitività del gioco si acquisisce scioltezza e immediatezza.

Quando i numeri sono alleati del gioco

I numeri vanno considerati alleati nel gioco. La matematica non è una nemica. Non deve spaventare, anzi è una vera e proprio compagna di gioco, una partner importante da imparare a conoscere così da poterla sfruttare all’occorrenza. Diventa insostituibile per giocare in maniera razionale, sensata, e avere l’opportunità di vincere altrimenti come si potrebbe determinare la frequenza di uscita di una precisa combinazione di carte? Non si tira, certo ad indovinare.

La matematica, must per alcuni giochi come il poker, non va utilizzata in tutti i tipi di intrattenimenti ludici. Non è requisito indispensabile ogni volta, ma un approccio matematico può aiutare a raggiungere obiettivi più performanti.

Percentuali e ratio

Oltre alla valutazione delle percentuali molti giocatori si destreggiano con la ratio. In che modo?

Per determinare la questione del piatto-probabilità lo considerano oggetto di rapporto tra diversi valori. Ecco un esempio: se l’investimento è di 5 euro e la vincita di interesse è pari a 15, allora la ratio da considerare è 3:1. Calcoli semplici per giocatori esperti o comunque non alle primissime armi.

In ogni caso, che si scelga il calcolo matematico in percentuale o valori, la matematica fa sempre capolino nel gioco d’azzardo. Percentuale o ratio dovrebbe essere compresi e usati indistintamente e in base alle preferenze personali del giocatore non essendoci un effettivo beneficio nell’adozione di un metodo rispetto all’altro. È questione di abitudine, ma comprenderli entrambi è preferibile, sia per una maggior dimestichezza nel calcolo e nel gioco, sia per confrontarsi e dialogare meglio con gli altri giocatori.

Fonte: https://www.1win-italia.com/

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