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LA LOGISTICA DEL FUTURO a BOLOGNA. TRASPARENZA e LEGALITA’

A distanza di un paio di mesi dalla sottoscrizione della “Carta per la logistica etica”, frutto di un impegno comune di tutte le parti sociali del territorio metropolitano, Cgil Cisl e Uil ritengono indispensabile passare alla “fase 2”, per dare seguito pratico ai buoni principi in esso contenuti.

In tal senso le Organizzazioni confederali chiedono alla Città Metropolitana che si attivino senza indugio i tavoli per arrivare alla definizione di accordi di sito così come espressamente previsti dalla Carta etica.

Per attrarre investimenti diviene sempre più strategico un assetto dei siti logistici di smistamento delle merci in grado di cogliere le direttrici principali che attraversano l’area metropolitana nel suo complesso e le infrastrutture autostradali, senza tralasciare la grande sfida dell’investimento sulla rete ferroviaria che resta in prospettiva la vera risposta per decongestionare il traffico merci e rispondere alla sfida climatica. Anche l’efficientamento del sistema passa attraverso un territorio che ha scelto di promuovere la competitività delle imprese che applicano contratti nazionali di lavoro, e non trucchetti finalizzati al massimo ribasso. E’ attraverso l’implementazione del Protocollo che si porta la logistica in trasparenza, e si accrescono le tutele per chi vi lavora, a partire dalla sicurezza.

Tutto ciò è possibile se gli interlocutori e firmatari del Protocollo rimangono convinti di fare “rete” e di puntare ad un corretto utilizzo del sistema del decentramento e degli appalti. Così come, con comune fermezza, si deve contrastare ogni forma di sfruttamento e promuovere processi di legalità. In tal senso, e senza strumentalità, seguiremo con attenzione le vicende che la magistratura sta affrontando.

L’applicazione di contratti firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, l’attività delle sigle di categoria dei loro delegati nelle varie sedi esistenti nei siti della logistica provinciale, sono presidi importanti che rafforzano diritti e tutele.

Cgil Cisl e Uil interpellano pertanto in primis la Città Metropolitana, che ha promosso la definizione della Carta sulla logistica etica, a convocare le parti firmatarie per attivare i tavoli di sito, a partire da quello dell’Interporto di Bologna. Il nostro obiettivo ed il nostro spirito non è cambiato nel corso di questi due mesi: la Carta etica un passaggio fondamentale per porre le basi comuni e poi la necessità di “metterla a terra”, auspichiamo che sia rimasto lo spirito anche di altri e non sia pago di aver scritto buone parole.

Cgil Bologna

Maurizio Lunghi

Cisl Area metropolitana bolognese

Enrico Bassani

Uil Emilia-Romagna e Bologna

Giuliano Zignani

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