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La Giunta ha approvato il Documento Bilancio Sociale e di Genere, Emiliano: ulteriore passo in avanti nella partecipazione e nella innovazione

 

 “La Regione oggi compie un ulteriore passo di innovazione e di partecipazione, perché comunica in maniera trasparente e comprensibile i propri valori, i progetti, i programmi, gli interventi, gli investimenti, le azioni attuate nel corso di un determinato periodo e soprattutto gli effetti da questi generati”. Così il Presidente della Regione Puglia ha commentato l’approvazione da parte della Giunta Regionale del Bilancio Sociale e di Genere previsto dalla Legge sulla partecipazione del 2017. Un documento con il quale la Regione Puglia intende rispondere alle esigenze conoscitive e di partecipazione di diversi interlocutori (cittadine e cittadini, famiglie, imprese, associazioni, istituzioni pubbliche e private, stakeholders) facilitando la comprensione e la valutazione degli effetti dell’azione e delle politiche pubbliche.

“Il Bilancio Sociale e di Genere – ha proseguito il Presidente – concorre a suggellare con i cittadini un patto di forte interazione e collaborazione finalizzato al costante perfezionamento dell’azione politica e amministrativa. Strumenti come questo, che abbiamo ancor più rafforzato in virtù della legge regionale sulla partecipazione, e stiamo continuamente perfezionando, innescano un meccanismo circolare virtuoso per cui, la raccolta e la comunicazione ex post dei dati raccolti, si trasformano in preziosi indici su cui orientare la programmazione successiva sempre più improntata alle esigenze dei territori e delle comunità”.

In particolare, questa terza edizione del Bilancio sociale e di genere della Regione Puglia, curato dalla Sezione politiche di Genere istituita presso la Segreteria generale della Presidenza, con la supervisione della consigliera del Presidente per l’Attuazione del Programma di governo regionale, si pone in continuità con le precedenti del 2008 (nella versione solo Bilancio Sociale) e del 2018, distinguendosi per tre ragioni: la scelta di rendicontare un anno complesso come il 2020, che ha segnato in modo unico e memorabile le pagine della storia internazionale e che ha imposto una gestione straordinaria nell’ordinarietà delle funzioni istituzionali, già molteplici e articolate, proprie della Regione; un approccio quali-quantitativo che recepisce i principali tratti distintivi dei modelli metodologici più accreditati in letteratura, teso a valorizzare non solo le cifre ma anche le strategie e le attività svolte; e infine, una relazione di genere, nel solco della Strategia regionale Agenda di Genere, orientata non solo agli interventi di welfare ma anche a indagare tutti quei domini che, secondo gli studi europei sulla valutazione di impatto di genere (EIGE) hanno significative ricadute sull’equità e sull’empowerment delle donne.

Il documento, dopo una breve premessa e una nota metodologica, si articola in cinque capitoli. Dal calcolo del valore aggiunto e dalla lettura degli output anche in relazione agli indicatori BES e Agenda 2030 si può affermare che malgrado l’emergenza pandemica in corso, l’ente ha curato sensibilmente i settori strategici cogliendo le opportunità offerte dai nuovi codici imposti dalla pandemia per migliorare la digitalizzazione, potenziare il servizio sanitario, investire nelle infrastrutture sociali e scolastiche e nella mobilità sostenibile. Invero, le conseguenti limitazioni connesse al lockdown, hanno fortemente condizionato il comparto turistico-culturale rispetto al quale, tuttavia, anche per l’anno 2020, i numeri testimoniano in Puglia una sostanziale tenuta. Merito anche del forte sostegno all’innovazione delle piccole e medie imprese che, già da tempo, sta caratterizzando lo sviluppo economico della nostra regione.

Infine,  il Documento sviluppa uno specifico approfondimento sul tema della parità di genere, centrale nella strategia e nelle politiche della Regione Puglia con l’Agenda di Genere. In particolare, per la ricognizione degli interventi regionali in tema di pari opportunità sono stati adottati i domini proposti dall’European Institute for Gender Equality (EIGE), organismo istituito nel 2010 per rafforzare e promuovere la parità di genere in tutti gli Stati membri, ovvero: Lavoro, Reddito (Denaro), Competenze, Tempo, Rappresentanza (Potere), Salute

In questo quadro si è mossa la riflessione del BSG e si è disegnata la metodologia per analizzare in un’ottica di genere gli interventi messi in campo a livello regionale nel 2020, un anno che con le restrizioni derivanti dalla pandemia ha certamente acuito i divari tra uomini e donne andando ad impattare sui carichi di cura, sulla conciliazione dei tempi di vita-lavoro, sulle condizioni occupazionali e le relazioni sociali.

Con questa edizione, la Regione Puglia mette a regime non solo una metodologia, ma anche una prassi amministrativa, che grazie anche al supporto dell’Ufficio Statistica, consente di potere elaborare non solo un documento annuale, ma anche un sistema di valutazione di genere, che mano a mano si sta implementando con dati disaggregati per una analisi sia quantitativa che qualitativa delle politiche.

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