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La gestione dei beni confiscati in Commissione Legalità

La Commissione Legalità, presieduta da Pasquale Esposito, ha discussodi gestione dei beni confiscati con l’assessore Antonio De Iesu.

Al momento l’ufficio beni confiscati gestisce 124 immobili di cui 21 sono assegnati per finalità sociali, 9 per esigenze istituzionali, ilresto per emergenza abitativa, ha sottolineato De Iesu. A breve inoltre sarà cantierizzato il progetto per la realizzazione del villaggio EVA per le donne vittima violenza di genere, finanziato con fondi PNRR. C’è la volontà di destinare alcuni immobili per accoglienza diffusa delle persone senza fissa dimora. Disponiamo inoltre di un finanziamento 200 mila euro dalla Regione per ristrutturare una struttura in via Roma verso Scampia che sarà destinata alla formazione e avvio al lavoro per soggetti fragili. Anche per la villa di Cupa Signoriello sono in corso le analisi tecniche per poter realizzare attività sociali. Infine, è stata rinnovata la convenzione con l’ Istituto “Della Porta” per realizzare i fascicoli del censimento dei beni confiscati.

Nel giro di due mesi gli uffici del servizio beni confiscati saranno trasferiti in via Donnaregina, ha annunciato la dirigente del servizio Nunzia Ragosta. Al momento l’ufficio sta effettuando i sopralluoghi sui beni confiscati finalizzati alla schedatura e alla conseguente messa a bando. L’obiettivo è quello di creare una piattaforma digitale georeferenziata e pubblica con tutti i beni gestiti dal comune.

Bilancio positivo per Rosario Andreozzi che ha espresso apprezzamento per la strada intrapesa dall’amministrazione per la gestione dei beni confiscati.

Un plauso per il lavoro svolto e in particolare per la sinergia con l’Istituto “Della Porta” è stato espresso da Alessandra Clemente, che ha proposto una serie di manifestazioni per aprire i beni confiscati alla cittadinanza con l’intento di promuovere la cultura della legalità.

Molto interessante e utile il progetto di georeferenziazione dei beni confiscati per il presidente Esposito, che ha sottolineato la grande importanza del monitoraggio delle attività delle associazioni a cui sono assegnati i beni confiscati

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