Egocentrismo, senso di onnipotenza, aggressività…
i comportamenti al volante, specchio dei difetti della società
- Il 67% degli automobilisti europei telefona mentre guida
- Il 38% si mette al volante anche quando è molto stanco
- Il 31% sta deliberatamente attaccato al veicolo di un conducente che lo irrita
- Il 52% ammette di insultare gli altri conducenti
- Il 21% scende dal veicolo per discutere con un altro conducente
La Fondazione VINCI Autoroutes pubblica i risultati del 14° Barometro della guida responsabile. Condotto da Ipsos su 12.413 persone in 11 paesi europei, questo sondaggio annuale ad ampio raggio offre una panoramica sui comportamenti e il ritratto degli europei al volante. Nello specifico, permette di monitorare l’evoluzione dei comportamenti a rischio e delle buone abitudini per contribuire, in particolare, a orientare meglio i messaggi di prevenzione.
——————–
I PRINCIPALI RISULTATI IN SINTESI
[Risultati europei in nero / Risultati italiani in blu e corsivo]
Un clima di tensione e ansia che non accenna a diminuire
- L’83% degli automobilisti europei dichiara di temere il comportamento aggressivo degli altri conducenti (88% degli automobilisti italiani);
- Il 52% ammette di insultare gli altri conducenti (60%);
- Il 50% suona il clacson a sproposito ai conducenti che lo irritano (55%);
- Il 31% sta deliberatamente attaccato al veicolo di un conducente che lo irrita (29%);
- Il 21% scende dal veicolo per discutere con un altro conducente (28%).
Norme del codice della strada che vengono infrante di frequente, senza alcun riguardo per la sicurezza
- L’85% degli automobilisti europei dichiara di superare di alcuni chilometri orari il limite di velocità indicato (il 82% degli automobilisti italiani);
- Il 58% dichiara di non rispettare le distanze di sicurezza (56%);
- In autostrada, il 53% circola sulla corsia centrale anche se la corsia di destra è libera (50%);
- Il 35% sorpassa a destra in autostrada (27%).
La distrazione, pericolosa alla guida, riguarda la grande maggioranza degli automobilisti
- Il 77% degli automobilisti europei utilizza lo smartphone o imposta il GPS mentre guida (il 74% degli italiani);
- Il 67% telefona mentre guida (+4 rispetto al 2018; 68% ) e il 44% lo fa addirittura regolarmente (50%). L’uso del Bluetooth è sempre più diffuso: Il 57% degli automobilisti lo utilizza per telefonare (+12 rispetto al 2018; 56%);
- Tra coloro che telefonano, il 14% ha già avuto o sfiorato un incidente a causa dell’uso del telefono mentre guida (17%);
- L’84% degli automobilisti dichiara di distogliere talvolta lo sguardo dalla strada per più di 2 secondi quando è al volante[1] (+ 6 in 4 anni; 82%).
Sonnolenza: un rischio sottovalutato, ma molto reale
- Il 38% degli automobilisti europei dichiara di mettersi al volante nonostante si senta molto stanco (il 30% degli automobilisti italiani).
Di questi: - Il 38% (39%) ha già avuto l’impressione di essersi assopito al volante il 26% degli automobilisti in generale (25%);
- Il 18% (20%) ha già avuto un incidente o un quasi incidente dovuto a un colpo di sonno al volante vs il 13% degli automobilisti in generale (14%);
- Il 38% (22%) non si ferma mai per fare un pisolino il 38% degli automobilisti in generale (27%).
Alcol, droga: un problema che riguarda in particolare i giovani
- Il 17% dei maschi di età compresa tra i 25 e i 34 anni (il 18% dei maschi italiani di età compresa tra i 25 e i 34 anni) ha già guidato in stato di ebbrezza, ossia con un tasso alcolemico superiore a quello consentito e avvertiva gli effetti dell’alcol sul proprio stato fisico o sulla capacità di percezione, vs. il 7% degli automobilisti in generale (7%);
- Il 9% dei maschi di età compresa tra i 25 e i 34 anni (il 12% dei maschi italiani di età compresa tra i 25 e i 34 anni) ha già guidato dopo aver fumato cannabis il 4% degli automobilisti in generale (4%);
- Il 26% degli automobilisti che affermano di aver già guidato accusando gli effetti dell’alcol, si è messo al volante anche dopo aver fumato cannabis (31%);
- Il 40% degli automobilisti che hanno guidato in stato di ebbrezza ha già avuto o sfiorato un incidente dovuto a questo eccesso (55%).
Lo straordinario effetto di un incidente o sfiorato incidente sul comportamento di guida: perché aspettare una tragedia per adottare una guida responsabile?
- L’89% degli automobilisti europei che è rimasto personalmente coinvolto in un incidente o sfiorato incidente, o che ha avuto una persona cara rimasta uccisa o gravemente ferita in un incidente stradale, ha cambiato il proprio comportamento al volante (93%).
Di questi: - L’82% dichiara di essere più vigile sulla strada (77%);
- Il 77% dichiara di rispettare più rigorosamente il codice della strada (75%);
- Il 30% è più stressato quando prende l’auto (34%).
“Il ritratto degli europei al volante che emerge da questa nuova edizione del Barometro della guida responsabile riflette una società divisa tra la paura di una crescente violenza, anche sulla strada, e la difficoltà per tutti, a prescindere dall’età, di adottare azioni concrete per ridurla. Rispettare le regole del codice della strada, essere consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni per sé e per gli altri, controllare l’impulsività e resistere all’individualismo sono tutti modi per contrastare la violenza sulle strade e la violenza in generale”.
Bernadette Moreau,
Delegata Generale della Fondazione VINCI Autoroutes
Metodologia del sondaggio
Per realizzare il Barometro della guida responsabile, Ipsos ha intervistato online, tra il 19 febbraio e il 19 marzo 2024, 12.413 persone a partire dai 16 anni di età, di cui 2.413 francesi e almeno 1.000 persone per ciascuno degli altri 10 paesi partecipanti al sondaggio (Germania, Belgio, Spagna, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Slovacchia, Svezia). La rappresentatività di ciascun campione è garantita dal metodo a quote.
Informazioni sulla Fondazione aziendale VINCI Autoroutes
Creata nel febbraio 2011, la Fondazione VINCI Autoroutes è un laboratorio, un osservatorio e al tempo stesso uno strumento informativo dedicato all’evoluzione dei comportamenti. Impegnata fin dalla sua fondazione nella diffusione della responsabilità individuale e collettiva tra gli utenti della strada, ha progressivamente ampliato il proprio raggio d’azione includendo educazione, rispetto per l’ambiente e apertura agli altri attraverso la lettura. Ambiti del tutto coerenti con l’aspirazione a vedere comportamenti corretti sulla strada.
Dal 2022 la Fondazione sostiene anche progetti di conservazione e restauro del patrimonio naturale nei territori.
I suoi campi d’azione:
- far progredire la ricerca finanziando studi scientifici innovativi sui diversi ambiti dei comportamenti a rischio, nonché del rispetto dell’ambiente e della lettura come fattori di miglioramento dei comportamenti e, nel campo dell’ingegneria ecologica, misurando l’impatto nella durata delle iniziative di ripristino dell’ambiente naturale finanziate;
- sensibilizzare il pubblico conducendo campagne informative su rischi stradali, guida responsabile e tutela dell’ambiente;
- affiancare associazioni e cittadini contribuendo a progetti a favore di una mobilità sicura e rispettosa degli altri e dell’ambiente, nonché supportando iniziative di ripristino ecologico.
https://fondation.vinci-autoroutes.com – Twitter – Facebook – LinkedIn e Instagram
[1] A 130 km/h, 2 secondi senza guardare la strada equivalgono a 72 metri percorsi alla cieca.