Roma – Si fa largo l'ipotesi omicidio. Mohammed, il magrebino trovato impiccato in uno scantinato in zona Boccea potrebbe essere stato ucciso. Anzi, lo scenario sembra essere altamente probabile. Il gancio della corda era troppo alto: quattro metri. Anche il veleno per i topi poco convince gli investigatori. La dinamica appare rievocare con una certa facilità precedenti episodi di suicidi-omicidi. Stando ad alcune indiscrezioni fra gli investigatori stessi farebbe breccia l'idea di una vendetta della mafia cinese. Una valutazione simile a tanti residenti del quartiere di Tor Pignattara, ieri apparsi molto scettici sul suicidio del magrebino. Il trentenne probabilmente è stato rintracciato dai cinesi per essere poi ucciso senza pietà. 

Quando i carabinieri sono arrivati in uno dei cinque capannoni al chilometro 14 di via Boccea, estrema periferia romana, in quella che fino a qualche tempo fa era un'azienda agricola, hanno capito subito che quell'uomo era morto già da diverse ore. Solo grazie alle impronte digitali si è arrivato all'identificazione del cadavere. 
Si attende ad ore il responso dell'autopsia che chiarirà i contorni della vicenda una volta per tutte.