L’operazione “Lethal Weapon” è nata a seguito di un’indagine riguardante l’acquisto per corrispondenza dalla Polonia di armi micidiali

ANCONA – Oggi è scattata l’operazione “Lethal Weapon”, coordinata dal Servizio Centrale Operativo (Sco) della polizia e dalla Procura della Repubblica di Enna e che ha visto coinvolta anche la Squadra Mobile della Questura di Ancona. Il blitz è scaturito da un’indagine riguardante l’acquisto per corrispondenza dalla Polonia di armi micidiali, eludendo i divieti imposti dalla legge italiana.

Le persone denunciate in tutta Italia sono 78, sequestrate 92 armi. A Jesi, personale della Squadra Mobile del capoluogo marchigiano, coadiuvato dal locale commissariato di polizia, ha perquisito l’abitazione di un 40enne, trovato in possesso di una carabina (Hatsan Mod Torpedo 150 Sniper, con mirino ottico di precisione), non avente non solo i requisiti di legge, in quanto di potenza superiore a quella prevista dalla legge italiana, quindi classificata come ‘clandestina’, ma anche in violazione del Testo Unico sulle armi che ne vieta in modo categorico l’acquisto per corrispondenza.