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Investimenti, assunzioni e formazione per la sopravvivenza dello stabilimento ex Ogr di Bologna di Trenitalia.

Grande partecipazione a Bologna al presidio delle lavoratrici e dei lavoratori ex OGR (ora OMC Trenitalia), in occasione dello sciopero indetto a livello regionale dalla FILT CGIL Emilia-Romagna con adesioni nell’impianto bolognese vicine al 100%.
Come FILT CGIL ribadiamo la massima preoccupazione in merito allo scenario evolutivo oltre al percorso organizzativo-gestionale della manutenzione dei rotabili Trenitalia in Emilia-Romagna.
Temiamo che l’obiettivo di Trenitalia sia quello di esternalizzare tutte le lavorazioni verso ditte private, mettendo a repentaglio non solo l’Officina di Rimini ma anche la Direzione Tecnica di Bologna. Consegnare la manutenzione a ditte esterne sarebbe una scelta, non solo dal punto di vista della qualità del lavoro ma anche da quello industriale, catastrofica: a quel punto Trenitalia sarebbe in mano alle imprese private che detterebbero i tempi e i costi delle riparazioni del materiale e dei ricambi della componentistica.
Senza il mantenimento della capacità produttiva attraverso investimenti infrastrutturali, formazione e assunzioni mirate, quanto sopra rischia di diventare realtà. Gli stabilimenti di Bologna e di Rimini non avrebbero futuro e sarebbero destinati lentamente al ridimensionamento e ad una potenziale chiusura.
Visto quanto è in gioco per la Città di Bologna, riteniamo importante il coinvolgimento del mondo della Politica del Territorio perché si adoperi per salvaguardare questa realtà, fortemente legata al territorio, ed evitare la dispersione di  uno  stabilimento industriale,  di risorse pubbliche e della perdita in totale di 120 posti di lavoro altamente specializzati.

FILT CGIL EMILIA ROMAGNA – FILT CGIL BOLOGNA

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