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Inchiesta sanità, arrivano i primi elementi chiarificatori

La Guardia di Finanza, incaricata delle indagini, ha cominciato ad ascoltare a tappeto tutti i partecipanti ai concorsi.

Alle orecchie della Guardia di Finanza stanno giungendo decine di testimonianze da parte dei candidati vincitori dei concorsi, da quelli che ne sono stati esclusi, dai presidenti di commissione e dai membri degli organismi. L’obiettivo è quello di far luce sulle presunte ingerenze politiche per pilotare i concorsi per l’Azienda Ospedaliera di Perugia, e pare che qualche elemento chiarificatore sia già stato raccolto. Circolato alcune indiscrezioni, infatti, secondo cui diversi testimoni ascoltati dagli inquirenti avrebbero fornito e prime informazioni chiave, e forse anche qualche confessione. Tutte le dichiarazioni sono, ovviamente, ancora da verificare e accertare. Le testimoniante dovranno infatti essere incrociate con le prove e gli atti d’indagine in possesso delle fiamme gialle, tra cui anche intercettazioni telefoniche e ambientali.

Il puzzle, comunque, comincia a prendere forma. Nel frattempo, le istituzioni cominciano a prendere i primi provvedimenti. A ricevere le deleghe alla Sanità dopo le indagini è stato l’assessore regionale Antonio Bartolini, che oggi come primo atto si recherà presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia. Lì incontrerà il personale sanitario e i responsabili dei diversi reparti dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia”, accompagnato dal direttore sanitario, Giuseppe Ambrosio, che ora svolge anche le funzioni del direttore generale. Alle 11:30 i due terranno una conferenza stampa annunciando i primi provvedimenti da attuare a seguito del tornato giudiziario.

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