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Inaugurate le mostre “genovesi” del Superbarocco

Dopo l’inaugurazione ieri alle Scuderie del Quirinale della mostra Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco oggi è stata la volta a Palazzo Ducale de La forma della meraviglia. Capolavori a Genova tra 1600 e 1750 e de I Protagonisti, rassegne che fanno parte di un progetto che unisce le città di Genova e Roma e che celebrano una straordinaria stagione della storia della “Superba”.
Il titolo Superbarocco richiama proprio l’aggettivo – superba – con il quale veniva chiamata Genova, una città che tra la fine del Cinquecento e i primi decenni del Settecento è stata una delle grandi capitali d’Europa. Anche artistiche. Proprio in quel periodo infatti vennero create da celebri artisti stranieri come Rubens, Van Dyck, Puget, e brillanti talenti locali come Bernardo Strozzi, Valerio Castello, Gregorio De Ferrari, opere di sorprendente qualità.

La forma della meraviglia. Capolavori a Genova tra 1600 e 1750
Palazzo Ducale, Appartamento del Doge
50 opere, per la maggior parte di grandi dimensioni, un percorso avvincente suddiviso in 10 sezioni, ricco di tele provenienti da prestigiosi musei, non solo italiani (National Gallery of Art di Washington e Musée des Beaux-Arts de Bordeaux, tra gli altri). Uno dei punti di forza della mostra è costituito dal significativo numero di opere raramente visibili poiché concesse in prestito o da collezionisti privati o da importanti musei, non compresi nei più consueti itinerari turistici, come Compiègne e Rouen in Francia o Sarasota e Saint Louis negli Stati Uniti.
E poi ci sono opere nuovamente riunite, come la scultura lignea dell’Immacolata Concezione di Anton Maria Maragliano e i due Santi francescani che in origine l’affiancavano nella distrutta chiesa di Santa Maria della Pace, altre eccezionalmente messe a confronto in questa imperdibile occasione, come la Madonna con Bambino di Pierre Puget, del Museo di Sant’Agostino e l’Immacolata Concezione di Filippo Parodi della Chiesa di Santa Maria della Cella di Genova-Sampierdarena.
Sono veramente molti gli spunti e le opportunità offerti da questa grande mostra che Palazzo Ducale dedica al Barocco genovese per celebrare una straordinaria stagione artistica: un Barocco splendido e stupefacente, raffinato e brillante – produttore di “meraviglia”, appunto – che guardando a modelli esterni, “internazionali”, li traduce in un linguaggio singolare e ricercato.
A Palazzo Ducale potrà essere ammirata una sorprendente sequenza di dipinti su tela, affiancati da una piccola ma significativa serie di sculture – sia in marmo che in legno – dei più affermati maestri, perché possa essere esemplificata la forte sinergia che, soprattutto dopo la metà del Seicento, coinvolge negli atelier genovesi pittura e scultura. Si tratta di un’esauriente campionatura e di una selezione rigorosa, di una o due opere particolarmente emblematiche per ogni singolo artista, efficace a seguire passo passo le tappe di un percorso che partendo dal ruolo chiave svolto all’inizio del Seicento da Giovan Battista Paggi, si chiude a metà Settecento con l’esperienza visionaria di Alessandro Magnasco

I Protagonisti. Capolavori a Genova 1600 – 1750
Musei di arte antica e altre sedi
La rassegna I Protagonisti. Capolavori a Genova 1600 – 1750 dà conto della ricchezza di un periodo straordinario e si articola in diverse sedi espositive, ognuna delle quali mette a fuoco un artista o un tema.
All’Accademia Ligustica vengono presentate tele inedite e nuovi restauri di Orazio De Ferrari; i Musei di Strada Nuova ospitano le esposizioni dedicate ai pittori Gioacchino Assereto e Gregorio De Ferrari, quest’ultima ricca anche di bellissimi progetti su carta dell’artista, di grande raffinatezza. Sempre nei Musei di Strada Nuova è inoltre allestita la mostra Superbe Maioliche, ricostruzione di imbandite tavole barocche.
E poi la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola con le bellissime tele di Giovan Battista Castiglione il Grechetto; il Museo Diocesano dove Adorna d’oro, d’argento e di seta racconta il lusso e la sontuosità dei tessuti del Seicento genovese.
A Palazzo Reale è protagonista la scultura con le ‘Metamorfosi’ di Filippo Parodi nello spazio della dimora barocca, mentre a Palazzo Nicolosio Lomellino, con gli interventi firmati dal figlio Domenico Parodi, la statuaria da giardino diventa, anche attraverso i preziosi modelli su carta, espediente scenografico per l’arredo arcadico.
Palazzo Tobia Pallavicino è “palcoscenico” di Lorenzo De Ferrari e nella splendida Galleria Dorata sarà possibile assistere alla presentazione dei disegni progettuali della volta, dalle collezioni del Gabinetto Disegni di Palazzo Rosso. A Palazzo Andrea Pitto, già Centurione Cambiaso l’attenzione è concentrata su Bartolomeo Guidobono, mentre nella chiesa dell’Albergo dei Poveri si può ammirare sull’altare maggiore la splendida Vergine in marmo scolpita da Pierre Puget.
A connettere le mostre, in un percorso che coinvolge interamente il centro cittadino, altre aperture e altre visite sono proposte in un fitto calendario di appuntamenti: ad esempio, si possono gli affreschi dei Piola, Domenico e Paolo Gerolamo, alla chiesa di San Luca; e quelli di Giovan Battista Carlone nelle chiese di San Siro, dell’Annunziata del Vastato e del Gesù; quest’ultima ha una vera e propria quadreria esposta sugli altari, in cui troneggiano, tra le altre, le pale di Simon Vouet e del pittore barocco per eccellenza, Pietro Paolo Rubens.
A ulteriore arricchimento dei percorsi, Fondazione Carige propone la mostra Genova pittrice. Capolavori dell’Età Barocca nelle collezioni di Banca Carige e Fondazione Carige; mentre Palazzo della Meridiana sarà sede della mostra Barocco Segreto. Arte genovese dalle collezioni private.
Il Barocco genovese sarà protagonista anche ad Albenga al Museo Diocesano con la mostra Onde barocche, collezioni e a Savona al Museo della Ceramica con l’esposizione Superbe Maioliche. Guidobono e lo splendore del Barocco a Savona e a Novi Ligure, con la mostra Di Segni e Miraggi. Il Barocco genovese nelle collezioni private dell’Oltregiogo.

Info: www,palazzoducale.genova.it – www.visitgenoa.it

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