ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Imprese: Bini, Garbellotto di Sacile lancia l’intelligenza artigianale

Sacile, 1 apr – “Un’azienda artigianale che sa convertirsi
all’alta tecnologia, immettendo in processi tradizionali di
lunghissima data un nuovo portato di conoscenze innovative. È a
realtà come queste che il Nordest guarda con ottimismo la futuro”.
Questo il commento dell’assessore regionale alle Attività
produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, che oggi a Sacile ha
visitato la Garbellotto SpA azienda che produce botti e barriques
dal 1775.
L’assessore ha visitato lo stabilimento assieme al collega del
Veneto, Federico Caner, dal momento che l’azienda opera
attivamente tra i due territori regionali, ma ha anche una forte
estensione del mercato all’estero.
“È apprezzabile che il prossimo obiettivo dell’azienda sia
l’indipendenza energetica attraverso l’ampliamento dell’impianto
fotovoltaico già esistente. Un traguardo a cui guardano molte
realtà produttive in un momento in cui la transizione energetica
si fa sempre più stringente anche a causa della crisi
internazionale in corso che impone di accelerare questi processi”
ha considerato Bini.
Oggi all’ottava generazione, la Garbellotto ha fatto uno dei
passi più importanti della sua recente storia inaugurando nel
2020 il nuovo stabilimento a Sacile, dove grazie al piano
industria 4.0 ha affiancato al prezioso lavoro manuale dei mastri
bottai, delle linee robotiche, che permettono di sollevare i
bottai dai processi produttivi più pesanti, consentendo di
concentrarsi nell’artigianalità, nella qualità e nella selezione
dei legni migliori e delle loro sfumature aromatiche. Per questo
motivo il nuovo stabilimento si chiama Intelligenza Artigianale.
L’azienda è nata oltre due secoli fa per le mani di Giuseppe
Garbellotto che da falegname si specializza nella produrre botti,
diventa presto fornitrice nell’800 della Casa D’Austria,
l’azienda interromperà la produzione solo durante la Prima guerra
mondiale, quando le terre saranno occupate. Ripartirà per volere
di Giobatta Garbellotto, che riorganizzerà l’azienda già secondo
uno schema industriale, per poi interrompersi di nuovo per il
secondo conflitto mondiale. Sarà nel dopoguerra il Commendatore
Pietro Garbellotto a ricostruirla affiancando anche il commercio
di legname, così da avere grosse quantità e il legname migliore
per la produzione di botti e barriques.
L’azienda con i suoi 80 bottai, e 16mila metri cubi di legname
stagionato naturalmente, produce 100mila ettolitri di bottame
all’anno e serve tutti i 5 continenti.
Il fatturato della Garbellotto Spa è equamente diviso tra estero
e Italia e ammonta a 20 milioni, comprendendo anche l’azienda
estera. La società impiega un centinaio di addetti.
ARC/SSA/al

Facebook