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Il “violinista del secolo”, il grande artista serbo Stefan Milenkovich, fenomeno della musica mondiale, sabato 4 giugno in concerto a Trieste

Conto alla rovescia al Conservatorio Tartini di Trieste per il concerto evento programmato nell’ambito del cartellone Tartini 330, che celebra appunto i 330 anni dalla nascita del Maestro delle Nazioni, il grande violinista e compositore Giuseppe Tartini,poliedrica personalità musicale, culturale e scientifica. Sabato 4 giugno, per iniziativa del Conservatorio Tartini nell’ambito della collaborazione con il Comune di Pirano e i partners di Tartini 330, a Trieste farà tappa il “violinista del secolo”, l’artista serbo Stefan Milenkovich, figura di riferimento nel virtuosismo violinistico mondiale, protagonista di grandi recital sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, dalla Carnegie Hall di New York al Kennedy Center di Washington, dalla Cadogan Hall di Londra alla Suntory di Tokyo, ai maggiori teatri italiani. Appuntamento alle 20.30 nella Sala Tartini del Conservatorio di Trieste (via Ghega 12), per un entusiasmante programma sostenuto dalla poderosa Camerata di Novi Sad: si spazierà dai Carmina Burana di Carl Orff, nell’arrangiamento di Ana Krstajic, all’omaggio affettuoso a Giuseppe Tartini con l’esecuzione del mitico Trillo del diavolo” e della”Didone abbandonata“, per chiudere, con tutta probabilità, con travolgenti fuori programma legati anche al pop contemporaneo.Aspetto noto e amato dalla critica e dal pubblico internazionale è che nessuno dei concerti di Milenkovich suona ‘uguale’ al precedente: ciascuno è unico e irripetibile, e regala all’ascoltatore un momento di cui sentirà l’eco molto a lungo nella vita. L’ingresso al concerto è libero fino ad esaurimento dei posti, con le modalità previste dalla normativa sanitaria vigente, Info e dettagli conts.it Prenotazioni tel 040.6724911 Il concerto si replica domenica 5 giugno a Portorose, nell’Arena estiva dell’Auditorium alle 21.
Stefan Milenkovich ha iniziato lo studio del violino a tre anni, dimostrando subito un raro talento che lo ha portato alla sua prima apparizione solistica con l’orchestra a soli 5 anni. Vero e proprio enfant prodige, a 7 anni ha conquistato il primo premio alla Jaroslav Kozian International Violin Competition. A 10 anni ha effettuato la sua prima incisione: i concerti di Mendelssohn e Kabalevsky per la Metropolitan Records, a 14 anni è stato invitato a suonare per Papa Giovanni Paolo II. Nel corso della carriera ha suonato accanto a grandi compagini in ambito internazionale, dall’Orchestra del Teatro Bolshoj alla Chicago Symphony Orchestra. Ha festeggiato il suo 1000° concerto a soli 16 anni a Monterrey, in Messico. Dopo gli studi all’Accademia di musica di Belgrado, Milenkovich si è trasferito nella famosa Juilliard Academy di New York, diventando uno dei più affascinanti virtuosi del violino della sua generazione. Fra i suoi riconoscimenti: vincitore del “Lipizer” in Italia e del “Ludwig Spohr” in Germania. Medaglia d’argento al “Paganini” di Genova, al Concorso di Indianapolis e al “Tibor Varga” in Svizzera. E ancora: terzo posto al “Queen Elizabeth” e allo “Yehudi Menuhin”. Dopo aver vinto, nel 1997, le Young Artists International Auditions, Stefan Milenkovich si trasferisce a New York, alla Juilliard School. Da allora si è esibito con le maggiori orchestre del mondo e con direttori d’orchestra come Sir Neville Marriner, Lorin Maazel, Vladimir Fedoseyev, Daniel Oren ed En Shao. Profondamente coinvolto in cause umanitarie è stato First Child Ambassador durante la guerra dei Balcani negli anni ’90 e ha ricevuto nel 2002 il premio Lifting Up the World With Oneness Heart. Si è inoltre esibito con: Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (Italia), Orchestra Filarmonica Marchigiana (Italia), Prague Symphony Orchestra (Repubblica Ceca), New Jersey Festival Orchestra (USA), Zagreb Philharmonic Orchestra (Croazia), Radio ucraina – Television Orchestra (Ucraina), e Sloveno Radio-Symphony Orchestra (Slovenia). Le esibizioni recenti includono la collaborazione con Utah Symphony Orchestra (USA), Grand Rapids Symphony Orchestra (USA), Oklahoma City Symphony Orchestra (USA), Slovenian Philharmonic Orchestra (Slovenia). Suona un violino Guadagnini del 1793. La Camerata Novi Sad è composta dai professori e dai migliori allievi dell’Accademia di Novi Sad, molti già affermati come solisti nelle maggiori orchestre europee. L’ensemble, che nel 1999 aveva interrotto la sua attività, si è ricomposto nel 2007 per iniziativa del violoncellista Marko Miletić, ha ripreso l’attività nel 2007 e da allora calca con successo le scene internazionali.
Il programma del concerto è stato arrangiato per l’organico della Camerata Novi Sad che accompagnerà il violinista Stefan Milenkovich come solista. In particolare le celeberrime sonate di Giuseppe Tartini “Trillo del Diavolo” e “Didone abbandonata”, composte per violino solista e basso, prevedono nella versione originale l’esecuzione del violino solista con l’accompagnamento di uno strumento a tastiera (organo o clavicembalo) che realizza i suoi accordi sostenuto da uno strumento grave, come il violone, il violoncello o il contrabbasso. Le trascrizioni predisposte da Svetozar Nešić  per l’orchestra di Milenkovich, elaborano la scrittura di Tartini, ricavando dagli accordi dell’accompagnamento le linee melodiche eseguite dai diversi gruppi orchestrali (violini primi, violini secondi, viole, violoncelli…). Ascolteremo così le sonate di Tartini in una nuova e accattivante sonorità orchestrale. E Stefan Milenkovich si accosterà finalmente ai Carmina Burana – l’opera basata su 254 manoscritti di poesie medievali dell’XI, XII e XIII secolo, scoperti nel 1847 in un monastero benedettino a Berna, in Baviera – grazie all’arrangiamento della compositrice Ana Krstajić, accompagnato da un originale ensemble da camera, per abbandonarsi agli orizzonti illimitati di una libera interpretazione.

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