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Il sindacato di polizia: “Al nuovo questore chiediamo più agenti in periferia e continuità”

 

Domani a Genova si insedia il nuovo questore Vincenzo Ciarambino, in arrivo da Brescia, il segretario del sindacato Siap Roberto Traverso non ha dubbi. «La Questura ha bisogno di continuità». Negli ultimi due anni e mezzo sono stati infatti tanti i temi gestiti in modo innovativo dall’ormai ex questore Sergio Bracco: il peso dell’attività investigativa; l’impiego delle forze di polizia territoriali con compiti di ordine pubblico durante le manifestazioni; i rapporti con le tifoserie di calcio e con un Comune che con l’elezione a sindaco di Marco Bucci ha reso la sicurezza un tema politico prioritario.

Roberto Traverso, come valuta la gestione del questore Bracco?
Senza dubbio positiva. Partiamo dal presupposto delle difficoltà che ha incontrato in Questura dal punto di vista dell’organico, della logistica e dei rapporti con l’esterno. Al momento del suo arrivo la polizia genovese doveva ancora ricucire una relazione con la città dopo il G8. Proprio nel periodo di Bracco c’è stato il discorso del capo della Polizia Franco Gabrielli nel reparto mobile di Bolzaneto, dove ha riconosciuto le responsabilità su quanto accaduto. Bracco ha poi mantenuto rapporti con una giunta comunale che si è affidata a un assessore alla sicurezza “effervescente” come Stefano Garassino. E’ riuscito a ristabilire il ruolo centrale del questore nel territorio: ogni settimana ha chiamato a raccolta tutti i dirigenti delle specialità, dalla polizia ferroviaria a quella di frontiera. E si è dato da fare per ottenere più personale, arrivato a Genova anche grazie alla disgrazia di Ponte Morandi”.

Quali aspetti sono ancora da migliorare?

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