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Il Consiglio ha approvato due ordini del giorno e una mozione

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Il Consiglio ha approvato due ordini del giorno e una mozione

L’ultima parte della seduta è stata dedicata all’esame e all’approvazione di documenti proposti dai consiglieri. Nel corso dei lavori è stata approvata una breve sospensione della seduta e, alla ripresa, verificata la mancanza del numero legale.

La consigliera Alessandra Clemente (Misto) ha illustrato l’ordine del giorno a sua firma avente ad oggetto l’assunzione del personale pubblico con contratto a tempo indeterminato. Una proposta, ha detto, che prende a modello la Spagna, che ha varato questa riforma a Capodanno e che ora vede un rialzo di posti stabili per 700 mila contratti. L’assessora alle Attività produttive Teresa Armato ha espresso parere positivo, spiegando che l’intenzione dell’Amministrazione va nella stessa direzione, proponendo una rimodulazione del testo. L’ordine del giorno è stato poi approvato all’unanimità.

La presidente Enza Amato ha proposto un ordine del giorno che sollecita al Comune azioni a favore del rilancio del Centro Agro Alimentare di Napoli. Dopo l’intervento dei consiglieri Gennaro Esposito e Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco), il parere favorevole espresso dall’assessora Armato, che ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione per il rilancio del CAAN e la dichiarazione di voto a favore del capogruppo del Partito Democratico Gennaro Acampora, l’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità. Sempre all’unanimità è stata approvata la mozione a firma della presidente Amato avente ad oggetto azioni a tutela dell’ambiente e della salute cittadina e utili a mitigare gli effetti negativi sulla popolazione del traffico aereo. A sostegno dell’ordine del giorno sono intervenuti anche i consiglieri Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) e Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea), mentre il parere favorevole dell’Amministrazione è stato espresso dall’assessore all’Ambiente Paolo Mancuso.

Rosario Palumbo (Cambiamo!) ha presentato un ordine del giorno a firma di tutti i gruppi consiliari che, in tre punti, impegna Sindaco e Giunta a: dare atto che gli impianti sportivi sono luoghi di sviluppo della persona e che lo sport è elemento di crescita, di fuga dal disagio sociale e di potenziale opportunità per i meno fortunati; verificare che la tendostruttura di Via Nuova Dietro la Vigna, che ospita la società sportiva Virtus Piscinola, sia formalmente riconosciuta come attrezzatura sportiva di quartiere, non compatibile con gli impianti di rilevanza economica al pari dei grandi impianti sportivi; in subordine, garantire la partecipazione di tutte le associazioni sportive, compresi gli enti sportivi riconosciuti, alla procedura di gara per l’affidamento in concessione di questo impianto sportivo, attraverso la revisione del bando. Si è svolto un ampio dibattito sui contenuti del documento, con gli interventi a favore del documento di Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco); Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea); Gennaro Acampora (Partito Democratico); Massimo Cilenti (Napoli Libera); Salvatore Guangi (Forza Italia); Ciro Borriello (Movimento 5 Stelle); Alessandra Clemente (Misto); Sergio D’Angelo (Napoli Sociale Europa Verde) che ha anche ricordato che il bando può essere superato, riconoscendo la pubblica utilità della struttura in virtù dell’attività svolta per tutti questi anni da parte dell’associazione Virtus Piscinola.

L’assessora allo Sport Emanuela Ferrante ha evidenziato la necessità di procedere, insieme al Consiglio comunale, alla revisione del regolamento sugli impianti sportivi comunali. Ha espresso parere favorevole sul primo punto dell’ordine del giorno, chiarendo tuttavia che la gara sulla tendostruttura di Via Nuova Dietro la Vigna è ancora in corso, e bisogna necessariamente attenderne gli esiti.

Per dichiarazione di voto, il consigliere Guangi ha espresso dissenso rispetto al parere dell’Assessora, che lascia di fatto immutata la situazione. Ha chiesto quindi la verifica del numero legale, annunciando l’uscita del suo gruppo dall’Aula. Stessa decisione per il gruppo Misto, come annunciato da Toti Lange. Constatata la presenza di 21 consiglieri alla verifica del numero legale, l’Aula ha poi sospeso i lavori, su richiesta del consigliere Simeone, per un approfondimento sui contenuti dell’odg.

Alla ripresa dei lavori erano presenti 20 consiglieri, la seduta è quindi stata sciolta per mancanza del numero legale.

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