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I sindaci siciliani, riuniti in assemblea, chiedono interventi di perequazione finanziaria strutturale che assicurino ai tutti comuni dell’isola gli stessi strumenti normativi del resto d’Italia.

“Malgrado la recente approvazione dell’art 16 del Decreto Legge Fiscale che ha riconosciuto a circa 200 comuni siciliani una prima tranche di risorse che riguardano esclusivamente il 2021, ci attende un nuovo anno in cui continueremo a combattere contro una normativa inadeguata a cogliere la particolarità della Sicilia, che apprezziamo essere stata finalmente colta dal Governo e dal Parlamento e a colmare il grande divario con il resto d’Italia, sia in materia fiscale e finanziaria, che in materia di personale”. Questa la dichiarazione del presidente dell’ANCI Sicilia, Leoluca Orlando, all’assemblea dei Comuni siciliani, svoltasi, oggi pomeriggio, in videoconferenza.
“E’ necessario un un intervento normativo di carattere strutturale – conclude Orlando – che metta in sicurezza i bilanci dei comuni anche nei prossimi anni e che assicuri a tutti i comuni d’Italia le stesse opportunità e gli stessi strumenti finanziari e normativi che hanno gli Enti locali nel resto del Paese. Solleciteremo quindi, nei primissimi giorni del 2022, un incontro con il Governo nazionale e con il Governo regionale per chiedere che si passi da interventi spot a misure stabili di perequazione finanziaria e per affrontare in maniera organica i temi e le specificità che riguardano i 391 comuni siciliani”.

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