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I cittadini regalano a Bucci una carica esplosiva di cartone

 

 

Il chiostro della chiesa di San Bartolomeo della Certosa è strapieno, in occasione dell’incontro con i cittadini organizzato dalla struttura commissariale per discutere dei dettagli della demolizione con l’esplosivo, e per rispondere alle domande dei residenti. L’assemblea è iniziata alle 18,40.

A intervenire a Certosa, oltre al sindaco Marco Bucci, Luciano Grasso della struttura commissariale, Sergio Gambino, consigliere comunale con delega alla Protezione Civile, il colonnello Gianfranco Francescon dell’Esercito Italiano e Massimo D’Angelo, responsabile Centro Sanitario Amianto Piemonte.

Il secondo incontro, invece, è stato fissato alle 20.30 al Centro Civico Buranello

Bucci, che è anche commissario straordinario per l’emergenza, è stato “omaggiato” dai presenti con una finta carica esplosiva: il sindaco ha parlato con i comitati dei cittadini, in prima linea per capire quali saranno gli sviluppi, tra applausi e contestazioni. Fischi anche per Luciano Grasso della struttura commissariale, da parte di persone che gli hanno urlato che finora non c’è stata abbastanza chiarezza nella comunicazione delle informazioni.

«La data scelta è venerdì 28 giugno, se fossimo in grado di anticipare anche giovedì 27 – ha detto Bucci – Non abbiamo scelta, la città e la Valpolcevera non si possono permettere un giorno in più di ritardo, per cui si farà così, perché in galera sennò ci vado io», ha concluso perentorio sovrastando le urla di contestazione e i fischi.

Durante l’assemblea in preparazione all’incontro, sono state raccolte le domande dai cittadini da porre oggi al sindaco e agli esponenti della struttura commissariale. I residenti chiedono, tra le altre cose, se sono state predisposte perizie per gli istituti scolastici del territorio prima e dopo l’implosione, se le utenze (acqua, gas, luce, telefono) saranno interrotte o limitate e se e come dovranno essere riattivate, quando e per quanto la metropolitana rimarrà chiusa, come verrà salvaguardato il raccordo elicoidale che collega la A7 con la A10. Arriva forte anche la richiesta di altri incontri pubblici per confrontarsi sulle tematiche che emergeranno durante l’avanzamento dei lavori.

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