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Gli auguri di Natale del sindaco . Migliorarsi sempre

Il sindaco Daniele Silvetti insieme con l’arcivescovo di Ancona-Osimo mons. Angelo Spina ha incontrato questa mattina i dipendenti comunali per lo scambio degli auguri di Natale.

In una affollata sala consiliare il sindaco, affiancato dagli assessori, ha ringraziato tutti i dipendenti per il loro contributo lavorativo nei primi mesi di lavoro della nuova amministrazione. “Non potevamo – ha detto il primo cittadino – prescindere da questo contributo della macchina comunale, che è, peraltro, la più grande azienda di questo Comune, con i suoi quasi ottocento dipendenti. Ringrazio i dirigenti – ha proseguito – e ringrazio tutti voi di questa amministrazione, che conoscete la macchina meglio di me e sapete benissimo le problematiche e le necessità. La nostra aspettativa è quella di offrire al cittadino il miglior servizio possibile e in questo senso è importante il contributo personale che ciascuno di voi dà al Comune e soprattutto ai cittadini di Ancona. Il nostro impegno è quello di ascoltarvi, di mettervi in condizione di lavorare meglio, puntando sulla formazione, sull’aggiornamento, sulla dotazione con strumenti all’altezza del lavoro che dovete svolgere. Questo per noi è un obiettivo di mandato: migliorare e mettervi in condizione di lavorare sempre meglio. Lo facciamo con spirito di servizio, per svolgere assieme un servizio alla città. Ringrazio anche i sindacati, con i quali ci siamo confrontati sin da subito e con cui auspichiamo un rapporto sempre proficuo e costante”.

Il sindaco ha poi espresso a tutti i presenti e alle loro famiglie gli auguri di Natale e per il nuovo anno.

Nel suo saluto Mons. Spina ha espresso in particolare un pensiero ai temi della pace, nel periodo attuale caratterizzato da grandi e tragici conflitti mondiali. L’Arcivescovo ha inoltre dedicato un esplicito pensiero all’evento di piazza Roma, da dove il 2 dicembre la lampada della pace ha intrapreso il viaggio verso Betlemme, e al momento dedicato al ricordo di San Francesco e alla valenza del presepio come testimonianza della pace e della speranza nel mondo. “Ancona – ha detto – brilla e il 2 dicembre ha brillato di tante luci, dell’amore e della solidarietà, che sono l’albero della Protezione civile, della Croce Rossa, delle Unità di strada, della mensa della Caritas… E quanti alberi si sono accesi, a illuminare la città! Quella luce che Francesco nel 1219 partendo da Ancona portò a Betlemme oggi ha dovuto fare un cammino inverso: non da Betlemme ad Ancona, ma da Ancona a Betlemme, carica delle preghiere e delle azioni di ciascuno di noi”.

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