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Giovane ucciso a Palermo – Dichiarazione Zacco

«Oggi è una giornata triste per tutta la città. Ancora non si conosce il reale movente che ha spinto un gruppo di giovani a commettere il gesto efferato di uccidere un coetaneo di 22 anni, la cosa che preoccupa e crea angoscia in ognuno di noi è come possono dei giovani reperire armi così facilmente? Come possono uscire indisturbati armati e scorrazzare per la città come se nulla fosse?

Da genitore prima che da rappresentante delle istituzioni, vivo uno stato di frustrazione e sgomento avendo figli adolescenti che escono regolarmente con gli amici. Non credo basti solamente approvare un regolamento che oltre a disciplinare orari e volume della musica non è più pertinente alla luce dei gravi fatti di violenza avvenuti negli ultimi mesi, occorre rimodulare l’attuale regolamento istituendo un tavolo tecnico con il Prefetto e contestualmente avviare azioni forti coordinate delle forze dell’ordine, non saltuarie ma con presidi fissi, occorre indagare su come ragazzi senza reddito riescano a possedere mezzi di lusso, occorre eliminare le piazze di spaccio, il Crack sta devastando la vita di numerosi giovani e intere famiglie, occorre debellare la piccola delinquenza sia con azioni di contrasto alla criminalità e parallelamente avviare una serie di azioni mirati al tessuto sociale riattivando centri di aggregazione e oratori nei quartieri con il più alto tasso di delinquenza e di dispersione scolastica.

Se non si agisce con urgenza e con determinazione, la nostra città cadrà nel baratro e spiace che ci siano soggetti che si ostinano nel sostenere che quanto accaduto in città negli ultimi mesi sia da attribuire ai gestori dei locali. Ogni attività lecita è un presidio e dietro ogni attività ci sono sacrifici e scelte coraggiose di singoli».

Lo dichiara il consigliere comunale e Presidente della VI commissione consiliare, Ottavio Zacco.

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