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Giorno memoria: Segre, l’indifferenza porta alla violenza

 

“L’indifferenza porta alla violenza, perché l’indifferenza è già violenza”. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, che oggi ha portato la sua testimonianza al Memoriale della Shoah di Milano in occasione dell’evento, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, che ricorda la deportazione degli ebrei di Milano dal Binario 21. Liliana Segre è stata deportata ad Auschwitz il 30 gennaio del 1944.
“Quando i violenti erano aiutati dai fascisti ci guardavamo intorno e sentivamo le urla e le grida in italiano. Erano i nostri fratelli – ha aggiunto -. Quando ci hanno spinto nei vagoni e sigillati ognuno piangeva con le lacrime dell’altro. Il giorno dopo ero già una ragazza vecchia che cercava di non sentire e non vedere. Cominciavo a cercare di sottrarmi alla disperazione e cercavo di avere quella forza che hanno gli adolescenti, che sono fortissimi e possono cambiare il destino loro e dei loro genitori spesso deboli”.
“La memoria è fondamentale per il futuro, questo è un luogo di riscatto per Milano – ha aggiunto il sindaco di Milano Giuseppe Sala -, perché qui è nato il fascismo e non dobbiamo dimenticarci che i pericoli per quella sciagura storica non sono finiti”.

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