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Giorno della Memoria: settemila persone al Mandela Forum

Settemila persone al Mandela Forum per non dimenticare lo sterminio di sei milioni di ebrei.

Studenti da 86 scuole medie superiori di tutte e dieci le province toscane. Non solo, ci sono anche 150 studenti universitari e 350 ragazzi e ragazze di scuole medie inferiori fiorentine.

Sono andati tutti al Mandela Forum per ricordare l’orrore che è stato la Shoah. Quest’anno, la Regione Toscana ha promosso come tema le vite spezzate dall’odio e dai conflitti.

Dopo i saluti della vice presidente della Regione Toscana Monica Barni e del sindaco di Firenze Dario Nardella, le testimonianze di chi ha vissuto gli orrori dei campi di concentramento.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha esordito dicendo: “Invito le ragazze e ragazzi che sono venuti da tutta la Toscana a mettere davanti a casa propria sulla porta la scritta ‘qui c’è un antifascista.”

Per il sindaco, tutte le forme di discriminazione, per il sindaco, “possono essere combattute grazie alla memoria, e quello che si fa oggi è fondamentale: incontrare i giovani, pensiamo ai viaggi che noi organizziamo in Polonia, in Austria e in Italia nei campi di concentramento e di lavoro. Anche quello è un antidoto, bisogna essere perseveranti: goccia dopo goccia, passo dopo passo, soltanto mantenendo la memoria e compiendo questi atti forti con i giovani noi possiamo cambiare quello che avviene”.

Nella prima parte dell’incontro sono stati ascoltati estratti dal diario di Elio Materassi, scomparso nel 2011, deportato nella Bassa Sassonia a Scwanewede. La seconda ospite è stata Kitty Braun, finita a nove anni con la madre a Ravensbruck e Bergen Belsen, e da Tatiana Bucci, deportata a sei anni e sopravvissuta insieme alla sorella Andra al campo di Auschwitz Birkenau.

Anche Vera Vigevani Jarach ha partecipato all’incontro. Lei non è mai finita in un campo di sterminio. Tuttavia, ha dovuto sopportare le leggi razziali e l’esilio in Argentina.

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