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Gazzetta dello sport: origini e curiosità sul quotidiano sportivo più diffuso in Italia

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Grazie al suo tipico colore rosa, la Gazzetta dello sport è sicuramente il quotidiano sportivo più riconoscibile della carta stampata. Fare colazione, a casa o al bar, e perdersi tra le pagine del giornale roseo, per gli appassionati di sport del nostro paese è divenuto negli anni parte integrante della routine quotidiana.

Per comprendere il processo che ha portato questo quotidiano milanese al sesto posto tra i più diffusi in Italia, è necessario conoscere le origini e la storia della Gazzetta dello Sport, anche conosciuta tra i lettori come Gazza o Rosea.

La Gazzetta dello sport, oltre cento anni di storia

All’epoca dei suoi albori, risalenti alla fine dell’Ottocento, i giornali sportivi esistenti erano pubblicati da grandi testate e trattavano temi riguardanti un solo tipo di sport. In particolare, il ciclismo, che era visto come un vero sport nazionale, suscitava maggiore interesse persino del calcio a quei tempi.

Dal 1° gennaio del 1897, grazie a un’idea rivoluzionaria dell’editore del Secolo, Raffaele Sonzogno, e alla collaborazione con Elso Rivera e Eugenio Camillo Costamagna, nasce il progetto vincente della Gazzetta dello Sport. Risultato di una fusione del settimanale torinese La Tripletta (diretto da Costamagna) e la rivista milanese Il Ciclista (diretto da Rivera), il giornale sportivo mostra da subito il suo potenziale.

La redazione ha sede alle spalle del Duomo di Milano ed è composta da appena cinque dipendenti, ma può fare affidamento su un numeroso sciame di collaboratori esterni.

Il nuovo periodico prevede due uscite settimanali, per mantenere il passo delle gare sportive in programma, e si occupa di tutte le discipline sportive, ampliando, di conseguenza, il pubblico di lettori. Infatti, con l’uscita del primo numero furono vendute 20.000 copie stampate, superando ogni aspettativa.

La scelta del caratteristico colore rosa

Dopo qualche anno, l’idea di sostituire il colore verde iniziale del giornale in rosa fu dettata da questioni economiche, ma negli anni si è rivelato un vero e proprio colpo di fortuna per il quotidiano.

Ancora oggi la sua colorazione caratteristica è motivo di riconoscibilità tra la carta stampata e motivo di fama mondiale.

In seguito a questo cambiamento, le copie vendute arrivano a 30.000, fino a raggiungere le 102.000 copie vendute nel 1907, in occasione della Mostra del Ciclo e dell’Automobile, periodo in cui il giornale esce quotidianamente per tutta la durata dell’evento.

Gli eventi organizzati dalla Gazzetta dello Sport

Manifestazioni sportive entrate successivamente a far parte del programma internazionale di ciclismo, come il Giro di Lombardia e la Milano-Sanremo, devono le loro origini agli eventi organizzati dalla Gazza in quegli anni.

Nel 1908 il giornale diventa trisettimanale. Allo stesso anno risale l’organizzazione della prima edizione del Giro d’Italia. Viene annunciato dalla Gazzetta dello Sport il 24 agosto e si svolgerà a partire dal 13 maggio 1909.

Da allora, Il Giro è diventato un immancabile evento sportivo annuale, che ancora oggi vede coinvolti tantissimi appassionati di ciclismo.

La Maglia Rosa, che tutti riconosciamo come simbolo distintivo di questa competizione, venne introdotta nel 1931 dal giornalista sportivo Armando Cougnet, proprio per rendere omaggio al colore delle pagine della Gazzetta dello Sport.

Anche il Circuito d’Italia del motociclismo vede le sue radici negli eventi organizzati dalla Rosea in seguito al grande successo della competizione ciclistica.

Il quotidiano rosa ai giorni nostri

Negli anni, la Gazzetta subisce notevoli trasformazioni, sia per il rinnovo del suo organico, sia per le conseguenze dovute alle tristi parentesi delle due guerre mondiali che hanno coinvolto il Paese.

A oggi, il quotidiano è sempre disponibile in edicola, ma grazie all’avvento della tecnologia è possibile consultare anche il sito web ufficiale con notizie aggiornate in tempo reale. Inoltre, si può scegliere di scaricare la pratica applicazione per dispositivi mobile, dove è presente anche una sezione speciale dedicata a chi sceglie di abbonarsi.

 

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