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Formazione: Rosolen, ibridazione virtuale-fisico per crescita società

“Fse diventa un’occasione importante per delineare una nuova
roadmap”

Trieste, 31 mar – “Il quadro che andiamo a delineare con il
nuovo Fondo sociale europeo (Fse) 2021-2027 è quello di una
società fatta di bisogni completamente diversi, di obiettivi che
vengono riscritti e individuati in maniera nuova, in connessione
col territorio, per arrivare a una nuova ‘costruzione sociale’
nella quale il fattore tempo rimane uno dei termini strategici.
La pandemia ha impresso un’accelerazione inimmaginabile al
processo di avvicinamento al digitale: oggi la formazione non è
solo fisica, non è solo virtuale, ma è ibrida. La nuova
programmazione dei fondi strutturali del Fse diventa un’occasione
importante per delineare una nuova roadmap: la Regione saprà
valorizzare il cambiamento, lo saprà dominare e, assieme agli
attori chiave del territorio, saprà restituire al cittadino un
valore aggiunto fondante, per portare avanti un disegno di
benessere proprio di una Learnig region”.

Lo ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Formazione,
Istruzione e Ricerca, Alessia Rosolen, intervenuta questo
pomeriggio all’evento annuale del Fondo sociale europeo in Friuli
Venezia Giulia “Ibridazione digitale: il futuro della formazione”.

Con esperti e docenti, l’incontro ha dato modo di esplorare le
nuove frontiere della formazione che dettano comportamenti
sociali e nuove interpretazione degli spazi dove la dimensione
fisica si intreccia con quella virtuale e della realtà aumentata:
livelli mai contrapposti ma complementari, sui quali si
sperimenta e si vive l’ibridazione.

“È la prima volta che in una programmazione settennale di fondi
europei ci ritroviamo a pensare a un mondo (già cambiato in
maniera veloce a causa della pandemia) che nei prossimi 7 anni
avrà un’evoluzione talmente veloce e rapida, lungo un percorso
non lineare, tale da configurarsi come un “salto” nella storia;
in questo contesto una delle cose più importanti da fare è
cogliere le opportunità che derivano dal cambiamento” ha
continuato l’assessore alla Formazione.

“Ciò che stiamo vivendo porta con sé tutto un movimento di
innovazione didattica in cui insieme dobbiamo essere capaci di
mettere insieme quella che è tecnologia e quella che è la
cultura, senza far scendere l’asticella del livello, ibridando le
competenze”, ha detto infine Rosolen, ringraziando i promotori
dell’evento di oggi e i partecipanti. L’obiettivo, difatti, è di
puntare sul digitale senza abbandonare quello che è altro tipo di
competenza, altro tipo di capacità, in una virtuosa e necessaria
contaminazione tra i saperi. Pensiamo che il digitale, così come
l’ibridazione tra virtuale e fisico, e il concetto di Learning
cities, sia un percorso importante, imprescindibile, per la
crescita della società”.
ARC/PT/pph

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