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Foggia, tenta di strangolare ex compagna per gelosia. Governo approva Codice rosso antiviolenza

 Il Codice rosso antiviolenza consente di adottare provvedimenti ‘protettivi o di non avvicinamento’ in tempi rapidi preservando la incolumità delle vittime di violenza

FOGGIA – Nuovo episodio di violenza a San Severo, in provincia di Foggia, dove una donne è stata aggredita dal suo ex compagno. Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha impedito il peggio.

La vittima stava passeggiando nel centro della cittadina pugliese in compagnia della sorella, quando l’uomo che mai si era rassegnato alla fine della loro storia, l’ha sorpresa alle spalle e dopo averla strattonata, l’ha sollevata e strappata via dalle braccia della sorella che non è però riuscita a fermalo. L’aggressore e la sua vittima in un attimo si sono dileguati. È in questo momento che la sorella della donna rapita ha iniziato a gridare aiuto in cerca di un sostegno e disperata. Le urla hanno attirato l’attenzione dei carabinieri che hanno avviato le ricerche tra le case della zona in cui era avvenuta l’aggressione. Sono bastati pochi minuti per raggiungere l’androne di un palazzo in cui hanno sorpreso l’uomo che stringeva le sue mani attorno al collo della donna: voleva strangolarla. Immediato l’intervento dei militari che si sono scagliati contro l’uomo liberando la vittima prima di sensi.

L’uomo, un 40enne bulgaro, è stato arrestato, mentre la donna in stato di shock è stata ricoverata in ospedale e ora sta meglio.

Proprio ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato un disegno di legge che apporta alcune modifiche al Codice di procedura penale, introducendo nuove disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. L’obiettivo, si legge nel comunicato finale di palazzo Chigi, “dell’intervento è di garantire maggiore tutela alle vittime di maltrattamento, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni, commesse in contesti famigliari o nell’ambito di relazioni di convivenza, assicurando la tempestività dell’adozione degli interventi cautelari o di prevenzione (cosiddetto ‘Codice rosso antiviolenza’)”.  Grazie a questo intervento normativo si consente di adottare provvedimenti ‘protettivi o di non avvicinamento’ in tempi rapidi preservando la incolumità delle vittime di violenza”. Tra le novità: “viene integrato l’art. 347 del Codice di procedura penale, prevedendo l’obbligo per la polizia giudiziaria di comunicare al pubblico ministero le notizie di reato relative anche ai delitti di maltrattamento, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate in quanto commesse in contesti famigliari o nell’ambito di relazioni di convivenza.

Viene, inoltre, “introdotta una presunzione di urgenza per queste tipologie di reato per cui la polizia giudiziaria dovrà comunicare il fatto al p.m. ”senza ritardo”; viene garantito il diritto della vittima di essere ascoltata entro 3 giorni; viene resa obbligatoria la formazione specifica per gli operatori di polizia, dell’arma dei carabinieri e del corpo di polizia penitenziaria affinché acquisiscano le cognizioni necessarie a trattare i casi di violenza domestica e di genere”, conclude la nota di palazzo Chigi.

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