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FIRMATA L’IPOTESI DI ACCORDO PER IL CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE NEL CALL CENTER IN OUTSOURCING KOINÈ BOLOGNA

In data odierna è stato sottoscritto l’integrativo aziendale per le lavoratrici e i lavoratori di Koinè Bologna, una delle due società in appalto per la gestione del Servizio Clienti di Hera, che conta quasi 400 dipendenti, di cui quasi 300 dislocati sulla sede di Bologna e un centinaio tra Brindisi e Torino.

Il primo e più importante risultato è l’estensione del Contratto Integrativo Aziendale  a tutte le lavoratrici ed i lavoratori assunti da Koinè Bologna, a prescindere dalla sede di appartenenza, tema su cui la trattativa si era arenata per la chiusura da parte aziendale a riconoscere l’integrativo per i lavoratori delle altri sedi, e solo dopo la proclamazione dello  stato di agitazione abbiamo ottenuto l’estensione per tutte le lavoratrici e lavoratori. 

L’accordo prevede la riconferma e l’introduzione di importanti tutele per tutte le lavoratrici ed i lavoratori in appalto, quali:

– il ripristino dell’art. 18 della L. 300/70 in caso di licenziamento privo di giusta causa, la limitazione ad un massimo di 90 giornate per l’uso del contratto di somministrazione, l’aumento dal 25% al 50% della percentuale di stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato presenti in azienda, la riconferma della limitazione a 12 mesi dei contratti a termine, oltre i quali l’azienda dovrà stabilizzare i lavoratori, la riduzione dai 12 ai 9 mesi ai fini del passaggio di livello dal 2° al 3° delle TLC;

– l’introduzione di 2 ore aggiuntive annue di permesso assemblea, una per le tematiche legate all’ambiente e sicurezza, l’altra per approfondire con la presenza di esperti, i contenuti della nostra Carta costituzionale;

– il miglioramento delle norme in relazione alla conciliazione dei tempi di vita/lavoro, a partire dall’innalzamento della soglia dal 10% al 20% del part-time genitore (prima era previsto solo per le mamme) e dall’innalzamento dell’età dei bambini da 6 ai 10 anni, così come alla limitazione delle fasce orarie per coloro che devono gestire i figli o assistere familiari per motivi di salute o per motivi di studio;

– vengono riconfermati le norme migliorative in materia di gestione dei ritardi e mantenuta una condizione di miglior favore anche sulle pause a videoterminale rispetto a quanto previsto dalla L. 81/2008;

– viene aumentata la percentuale di maggiorazione sui turni cosiddetti disagiati, per le fasce orarie 19-22 dal Lunedì al Venerdì e 14-18 di Sabato;

– viene introdotta la disciplina delle ferie e dei permessi solidali, impegnando l’azienda a versare in aggiunta la metà di quanto ceduto dal lavoratore;

– viene riconosciuto per le lavoratrici ed i lavoratori che contraggono unione civile, gli stessi diritti delle coppie che contraggono matrimonio, in particolare per la fruizione del congedo matrimoniale e per l’assistenza a persone conviventi;

– viene introdotto un capitolo sulla sostenibilità ambientale e sull’impegno da parte aziendale a promuovere e sviluppare tali scelte, anche orientandosi con le associazioni e le istituzioni del territorio;

– viene introdotto un premio di produttività che può arrivare fino a 1.000 € in caso di raggiungimento di tutti gli obiettivi di premio e che può convertirsi su scelta del lavoratore, in fringe benefits fino alla soglia prevista dalle normative di legge, aumentandone il valore.

Inoltre si prevede la riconferma di altri titoli, quali l’accordo sulla pianificazione delle ferie, il miglioramento rispetto alla legge della fruizione dei congedi parentali, il miglioramento dei diritti d’informazione sindacali con l’obbligo di presentare i bilanci preventivi e consuntivi, con la riconferma della bacheca elettronica e molto altro.

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