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Festival Pontos, Genova centro di dialogo e confronto del Mediterraneo

Promuovere e valorizzare le diversità culturali del Mediterraneo creando ponti grazie ad un coinvolgimento attivo di persone, enti ed istituzioni: è questo l’obiettivo del Festival Pontos – Euromediterraneo in Dialogo la cui prima edizione è stata inaugurata stamattina a Palazzo Ducale e che, sino a mercoledì 29 novembre, prevede appuntamenti diffusi sul territorio genovese. Attraverso incontri e spettacoli verranno affrontate tematiche come storia, cultura, religioni, educazione, commercio, musica e arte.

 

All’affollatissima cerimonia di apertura è intervenuta l’assessore alle Politiche per i giovani e Pari opportunità Francesca Corso: «Da sempre Genova ha un ruolo strategico per l’intera area del Mediterraneo e anche questo Festival ha un’importanza assoluta perché parte dal coinvolgimento dei più giovani, il cui ruolo è essenziale per il presente e per la costruzione del futuro di tutti. L’idea di questa iniziativa è assolutamente vincente perché mette in comunicazione tanti Paesi e città suscitando riflessioni e spunti per attuare politiche che realmente si occupino di quelle che sono le tematiche più attuali nel mondo. Oggi più che mai è infatti importantissimo creare occasioni di confronto e di dialogo con realtà differenti dalle nostre. Rappresenta un’esigenza e un’opportunità collettiva. E ciò è evidente anche dalla quantità di persone che stanno seguendo Pontos e dall’elevato numero di partner istituzionali, e non, che vi hanno aderito».

 

L’evento è patrocinato da Comune di Genova e Commissione Europea, ed organizzato da Nuovi Profili in collaborazione con il CoNNGI – Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane, Fondazione Palazzo Ducale per la cultura, Liceo Linguistico Internazionale Grazia Deledda, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni – OIM e molte altre realtà.

 

Il Festival si rivolge all’intera cittadinanza, incoraggiando il coinvolgimento delle scuole secondarie di secondo grado per stimolare e consolidare il protagonismo attivo dei giovani quali “ambasciatori di culture e nuove visioni” e rafforzare il dialogo tra culture per la coesione sociale. In questo, la scelta di Genova, polo e crocevia fra le economie e i popoli d’Oriente e d’Occidente da secoli nel Mediterraneo, non è casuale. Ma il capoluogo ligure è solo il punto di partenza di un percorso che intende creare echi in sponde diverse con altrettante iniziative collegate, raccogliendo la disponibilità di organizzazioni ed enti interessati a dare sostanza all’idea di ponti culturali.

 

Pontos intende promuovere un nuovo paradigma di protagonismo comune e di cooperazione  democratica facendosi strumento e spazio di dialogo diretto tra istituzioni e cittadinanze che appartengono all’area euromeditearranea. Muove i propri passi partendo da una ricognizione storica per prendere coscienza della propria interdipendenza di fronte alle sfide che si pongono: cooperazione internazionale, ambiente, commercio globale, pace, sviluppo culturale e turismo. Tra le azioni del progetto la stesura e pubblicazione di un’agenda nella quale definire obiettivi comuni per le successive edizioni: il “Manifesto Pontos”.

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