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Estorsione con metodo mafioso: arrestata ex consigliera regionale

Arrestata per estorsione con metodo mafioso la ex consigliera regionale Gina Cetrone.

Gina Cetrone, ex consigliera regionale del Pdl e lo scorso anno coordinatrice per il Lazio del partito “Cambiamo! con Toti”, è stata arrestata per estorsione con metodo mafioso insieme ad altre quattro persone.

Cetrone usava gli uomini del clan Di Silvio per estorcere soldi agli imprenditori e finanziare la campagna elettorale. L’accusa, a vario titolo, è di estorsione, atti di illecita concorrenza e violenza privata, con l’aggravante del metodo mafioso.

I fatti risalgono al periodo di maggio-giugno 2016. Le indagini hanno ricostruito che Cetrone e il marito Pagliaroli chiesero l’intervento di esponenti del clan Di Silvio per riscuotere un credito per la società Vetritalia srl.

Non solo, l’ex consigliere regionale fece un accordo con il clan dei Di Silvio per ottenere la massima visibilità per la sua candidatura a sindaco di Terracina. Per il disturbo, gli versò un contributo di 25 mila euro. 

Il collaboratore di giustizia Riccardo Agostino dichiarò all’epoca: “Fateve il lavoro vostro e noi ce famo il nostro… non mi coprite Gina Cetrone sennò succede un casino”.

Egli spiegò in seguito che: “Cetrone si era lamentata perchè la sua visualizzazione non era buona, non si vedeva abbastanza nei manifesti di Terracina, io a mia volta mi lamentavo tramite Pugliese con i nostri attacchini. L’unico modo per capire chi attaccava i manifesti di Corradini e quelli di Procaccini a Terracina, che coprivano quelli della Cetrone, è stato rintracciare Genny Marano tramite tale Ciccio.”

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