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Eccidio del Padule di Fucecchio: no ai soldi della Germania

I familiari delle vittime della strage dicono no ai soldi della Germani per il monumento commemorativo.

Il comitato dei superstiti e dei familiari delle vittime dell’eccidio del Padule di Fucecchio dice no ai soldi della Germania per il restauro del monumento commemorativo.

Il 23 agosto del 1944 i nazisti uccisero 174 civili, tra cui donne, anziani e bambini. I firmatari della petizione ritengono che la Germania non dovrebbe occuparsi del restauro del monumento perché si è sempre rifiutata di condannare i colpevoli della strage.

L’ambasciata tedesca ha finanziato opere da 86mila euro nell’area del Padule. Settemila di questi sono destinati al restauro del monumento dove domenica 1 settembre si terrà la cerimonia del 75esimo anniversario della strage.

I firmatari hanno fatto sapere che: “La manutenzione doveva essere sostenuta dalla nostra comunità quale tributo alle persone  morte e ai sopravvissuti che hanno sofferto tutta la vita per le violenze subite” e non dalla Germania. “La giustizia tedesca avrebbe potuto fare tre cose nei confronti dei criminali condannati: estradarli in Italia perché scontino la pena, far loro scontare la pena in Germania o processarli per conto proprio. Non ne ha fatta neanche una. Semplicemente ha reso impuniti i criminali nazisti processati in Italia e condannati all’ergastolo”.

Inoltre: “La Germania si rifiuta di risarcire i familiari delle vittime di stragi o di atti di violenza nazista”. Tuttavia, uno dei sindaci della zona, Lisa Amidei di Larciano (Pistoia), ha spiegato che “l’aspetto dei risarcimenti viaggia su un altro piano rispetto a quello del restauro del monumento e il nostro compito è tramandare una testimonianza e mantenere i luoghi che ne sono simbolo. Non è una questione di soldi ma, anzi, così abbiamo impegnato lo stato tedesco nel riconoscimento di quanto è stato fatto”.

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