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Draghi: Trattato del Quirinale storico, Italia-Francia più vicine

 

“Il trattato di cooperazione rafforzata firmata stamattina segna un momento storico delle relazioni” tra Italia e Francia: “Da oggi siamo ancora più vicini”.

Lo dice il premier Mario Draghi nella conferenza stampa con il presidente francese Emmanuel Macron dopo la firma del Trattato del Quirinale. “Noi, Italia e Francia, condividiamo molto più dei confini, la nostra storia, la nostra arte, le nostre economie e società si intrecciano da tempo.

Le istituzioni che abbiamo l’onore di rappresentare si poggiano sugli stessi valori repubblicani, sul rispetto dei diritti umani e civili, sull’europeismo”. “Proprio oggi si è concluso un accordo di cooperazione in tema di spazio tra Italia e Francia, è stato il frutto di un negoziato intenso che ha portato a questo risultato di successo”, afferma Draghi.

Nella conferenza stampa il presidente del Consiglio Draghi ha ricordato Valeria Solesin, “uccisa insieme a tanti francesi e a giovani di altre nazionalità nel vile attentato” del Bataclan a Parigi sei anni fa. “Almeno una volta ogni trimestre un ministro italiano parteciperà a un consiglio dei ministri del governo francese e viceversa”, ha detto il premier Mario Draghi. “Almeno una volta ogni trimestre un ministro italiano parteciperà a un consiglio dei ministri del governo francese e viceversa”, annuncia Draghi sottolineando che “la nostra sovranità, intesa come capacità di indirizzare il futuro come vogliamo noi, può rafforzarsi solo attraverso una gestione condivisa delle sfide comuni. Vogliamo favorire e accelerare il processo di integrazione europea“. Poi, continua Draghi:  “Negli ultimi mesi i rapporti tra Italia e Francia si sono ulteriormente avvicinati. Cooperiamo sui temi che stanno più a cuore ai nostri Paesi, istituiamo un servizio civile italo-francese, un comitato di cooperazione transfrontaliero, riconosciamo la necessità di una politica di gestione dei flussi migratori condivisa dall’Unione Europea basata su principi di solidarietà e responsabilità”.
“Le regole di bilancio in vigore fino alla pandemia, già allora non erano sufficienti, erano regole procicliche che per certi aspetti aggravavano il problema invece di aiutare a risolverli. Una revisione era necessaria, oggi è inevitabile”, il messaggio è “che senza un forte sostegno non saremmo passati attraverso la pandemia, non ce l’avremmo fatta”. Lo dice il premier Mario Draghi, che invita a “correggere il passato” e “disegnare il futuro” con le nuove regole. “Questo va fatto con l’Ue e bisogna che i Paesi si dotino strumenti che li rendano più forti in questa discussione: in questo modo Italia e Francia vogliono procedere”.

“Questo Trattato sancisce l’amicizia profonda che ci unisce”, ha detto Macron in conferenza stampa con il premier Mario Draghi a Villa Madama ringraziando coloro che lo hanno reso possibile, come Sergio Mattarella che ha vegliato sui lavori che hanno portato a termine.  Con il Trattato del Quirinale “creeremo una visione geopolitica comune: condividiamo la visione europea e internazionale”, contribuiremo a costruire una “difesa europea comune più forte che contribuisca alla Nato, avremo una cooperazione rafforzata nellla lotta contro le migrazioni illegali e i trafficanti, per proteggere le frontiere esterne dell’Europa”, afferma Macron.

La firma del Trattato alla presenza di Mattarella. Il presidente francese Emmanuel Macron ha salutato con un lungo abbraccio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’uscita dal Quirinale, dopo la firma del trattato tra Italia e Francia. Mattarella ha accompagnato Macron all’auto che lo porterà a villa Madama per la conferenza stampa con il premier Mario Draghi e i presidenti francese e italiano si sono fermati a parlare, con le braccia congiunte, per poi salutarsi con calore.

Il premier Draghi e il presidente francese Macron hanno firmato il Trattato del Quirinale alla presenza del Capo dello Stato Mattarella nel corso della cerimonia svoltasi al Colle.
Alla firma del Trattato del Quirinale è seguita una lunga e intensa stretta di mano tra il premier, il presidente francese e il capo dello Stato, al termine della quale è scattato un applauso. Alla cerimonia presenti anche i ministri degli esteri Luigi di Maio e Jean-Yves Le Drian.

Subito dopo la firma del Trattato del Quirinale mentre il capo dello Stato Sergio Mattarella, il presidente francese Emmanuel Macron e il premier Mario Draghi ascoltavano i rispettivi inni nazionali al Colle, nel cielo di Roma sono sfrecciate le Frecce Tricolori e la Patrouille de France, una con i colori della bandiera italiana e l’altra con quelli francesi.

‘Italia e Francia insieme per un’Europa più forte’ – Un legame più forte e strutturato tra Italia e Francia contribuirà a costruire un’Europa più forte. E’ questa l’ambizione cui aspira il Trattato del Quirinale, racchiusa nelle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al leader francese Emmanuel Macron, ricevuto al Colle alla vigilia della firma del documento che sancirà una nuova “cooperazione bilaterale rafforzata” tra i due Paesi. O meglio, “un futuro comune”. Da parte italiana il Trattato, come prevede la Costituzione, sarà firmato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, ma la sede e il nome scelti per finalizzare il nuovo accordo intendono riflettere l’eccezionalità delle relazioni tra Roma e Parigi – pronte a superare alcuni malintesi del passato -, ed evocare quel Trattato dell’Eliseo che nel 1963 riavvicinò Francia e Germania. Il testo verrà poi sottoposto alla ratifica del Parlamento.

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