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Don Ciotti a ControMafieCorruzione: “Il problema più grave non sono i migranti”

Il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, ha parlato dal palco della quinta edizione di ControMafieCorruzione a Trieste, in programma fino al 3 febbraio.

Dall’1 al 3 febbraio si svolgerà a Trieste la quinta edizione di ControMafieCorruzione, gli Stati Generali dell’Antimafia. L’evento è organizzato dall’Associazione Libera – Contro le Mafie, con il Patrocinio del Comune di Trieste, Regione Friuli-Venezia Giulia, Osservatorio Regionale Antimafia. Oggi si sono aperti i lavori della tre giorni “di confronto, progettualità e proposte, per osare un tempo nuovo con un rinnovamento dei percorsi, dei linguaggi e degli strumenti nella lotta alle mafie e alla corruzione nel Nord Est e nel resto del Paese”. Dopo l’apertura dei lavori e i saluti delle autorità presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Trieste, è intervenuto don Luigi Ciotti, presidente di Libera. “Come mai da 150 anni continuiamo a parlare di mafia? Oggi il problema più grave non sono i migranti, è mettere testa sulla corruzione e sulle mafie nel nostro Paese”, ha detto don Ciotti dal palco degli Stati Generali dell’Antimafia. “Mai come in questo momento dobbiamo alzare la voce quando in molti scelgono prudente silenzio”.

“Non c’è regione d’Italia che può considerarsi esente” dalle infiltrazioni della criminalità organizzata, ha detto il presidente di Libera. Questo ragionamento non esclude il Friuli-Venezia Giulia, “terra di confine e di passaggio dei traffici delle mafie transnazionali, dove la negazione della presenza di interessi economici criminali non è più sostenibile alla luce dei sequestri di beni e attività economiche mafiose e delle ultime importanti inchieste avviate nell’ambito della ristorazione, del movimento terra e delle attività portuali”.

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