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Discarica a Magliano Romano: bocciatura definitiva della Regione

No alla discarica a Maigliano Romano: manca solo la comunicazione ufficiale della Regione Lazio.

La discarica a Magliano Romano non si farà. Questa è la decisione deifnitiva della Regione Lazio. Ma i cittadini aspettano a tirare un sospiro di sollievo.

Gli attivisti dell’Associazione Ecologica Monti Sabatini-No discarica Magliano Romano: “Si è trattato di un passaggio importante ma ora aspettiamo un atto formale della Regione che metta in sicurezza il territorio.

Lo scorso ottobre abbiamo scritto al Ministro dell’Ambiente, al Sottosegretario, al Presidente della Regione Lazio, agli organi tecnici e politici a livello nazionale, regionale, della Città Metropolitana per renderli partecipi della situazione paradossale in cui si trova il nostro territorio, sospeso ormai da 5 anni in un limbo che non sembra finire mai, iniziato ormai il 29 Luglio 2014 quando la Società Idea 4 srl deposita il progetto di riclassificazione della discarica di Magliano Romano da inerti a discarica per rifiuti speciali non pericolosi, presentando, insieme al progetto anche lo Studio di Impatto Ambientale previsto dalla Via.

Eppure l’articolo 27-bis “Provvedimento autorizzatorio unico regionale” del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, comma 7, chiarisce che “Il termine di conclusione della conferenza di servizi è di centoventi giorni decorrenti dalla data di convocazione dei lavori”.

Ad oggi non abbiamo ancora risposte chiare nonostante siano trascorsi più di 5 anni (milleottocentoventicinque giorni) dalla presentazione del Progetto e dello Studio di Impatto Ambientale, e visto che gli uffici regionali ancora non si sono espressi in merito all’ipotesi di riclassificazione a discarica di rifiuti speciali non pericolosi. Per questa ragione ribadiamo l’esigenza dei cittadini, delle Associazioni, dei Comitati, delle Amministrazioni comunali e delle imprese agricole e turistiche del territorio di avere un pronunciamento definitivo da parte della Regione Lazio.”

Insomma, per cantare vittoria i cittadini dovranno aspettare una risposta ufficiale dalla Regione Lazio.

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