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Disabilità:Riccardi, grati a coop.sociale che apprezza revisione norma

Palmanova, 15 giu – La proposta di revisione della legge
regionale 41/1996, inerente gli interventi a favore delle persone
con disabilità e al riordino dei servizi sociosanitari in
materia, ha raccolto l’apprezzamento della cooperazione sociale
del Friuli Venezia Giulia chiamata oggi, nella sede del Centro
operativo regionale della Protezione Civile, a Palmanova, alla
presentazione della bozza di una norma simbolo che va adeguata ai
tempi.
A darne conto è il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, che ha richiamato durante
l’incontro la necessità di attualizzare la norma ad un presente
che si è modificato molto rispetto al 1996, quando la legge fu
approva dal Consiglio regionale.
“Si tratta di un obiettivo programmatico da raggiungere entro la
fine della legislatura – ha indicato Riccardi -; avremmo voluto
revisionarla prima ma le emergenze che abbiamo dovuto affrontare
e stiamo affrontando, da Vaia, al Covid fino alla crisi ucraina,
ci hanno rallentato”.
Sono stati particolarmente apprezzati dalla cooperazione sociale,
presenti i rappresentanti di Legacoop sociali Fvg e
Confcooperative Federsolidarietà Fvg, il metodo, che ha visto un
ampio coinvolgimento dei portatori di interesse, e l’impostazione
in particolare sulla trasversalità degli interventi previsti. La
bozza di riforma della legge 41/1996 sulla disabilità è
caratterizzata, infatti, da un approccio trasversale che vuole
incidere su tutti gli ambiti dell’esistenza della persona con
disabilità: dalla salute alla casa, dall’istruzione, formazione e
lavoro alla mobilità fino all’informazione, comunicazione e
partecipazione.
“Un approccio anche culturale – ha spiegato Riccardi – che dovrà,
nel tempo, trasformare le Aziende sanitarie in socio-sanitarie
ponendo l’accento sul percorso di vita delle persone con
disabilità che non si deve fermare al momento della cura
sanitaria ma che garantisca loro la piena accessibilità in tutti
i contesti”.
Il vicegovernatore si è detto aperto a ulteriori contributi
ricordando come “la riforma della legge 41 sia un obiettivo
ambizioso fortemente voluto dai protagonisti del Terzo settore
del Friuli Venezia Giulia, su cui serve una grande alleanza e una
spinta massima sulla sussidiarietà quale valore portante
dell’intero sistema”.
L’obiettivo, come è emerso, è declinare nell’articolato una serie
di condizioni che rendano effettivi nella pratica quotidiana la
realizzazione di principi fondamentali quali quelli
dell’autodeterminazione, della vita indipendente,
dell’uguaglianza, della non discriminazione, della solidarietà e
di una nuova concezione della disabilità.
L’esponente dell’Esecutivo regionale ha sottolineato, infine, la
necessità di definire e aggiornare gli interventi a favore dei
disabili, promuovere azioni di integrazione delle politiche
regionali nel settore, riordinare i servizi sociosanitari e
adeguare i Lea al sistema nazionale ma non in un’ottica di mero
adempimento quanto per garantire un’equità di prestazioni.
ARC/LP/al

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