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Disabilità: orti sociali sono esperienza straordinaria da sostenere

Gorizia, 1 giu – L’Amministrazione regionale continuerà ad
appoggiare il sistema del volontariato e iniziative straordinarie
come quella degli orti collettivi sociali per persone con
disabilità. Le istituzioni devono restare unite nel sostegno di
queste esperienze. La politica deve indicare la direzione e
prendere delle decisioni, ma deve altresì, partendo proprio dalla
revisione di una legge straordinaria come la 41 del 1996 che da
poco ha mosso i primi passi, confermare il valore assoluto della
sussidiarietà che in Friuli Venezia Giulia ha saputo dare
risposte importanti.

È questo il concetto espresso oggi a Gorizia dal vicegovernatore
con delega alla Salute nel corso della presentazione di “Alti e
altri orti sociali”, un progetto realizzato dall’Associazione
Anffas Udine in collaborazione con Fish Fvg, Associazione Amici
dei Traumatizzati Cranici, Diritto di Parola, Ge.Co., Anfamiv,
Anffas onlus Gorizia, Apici Gorizia, Grass-Aps e Uildm Gorizia e
con l’appoggio della Regione, del Comune, dell’Ater di Gorizia e
della Fondazione Carigo.

Per il vicegovernatore il sistema sussidiario nella nostra
Regione ha ottenuto in passato risultati eccezionali da un punto
di vista culturale e politico, prendendosi carico di tante
problematiche del mondo del volontariato ben prima
dell’intervento delle istituzioni.

L’iniziativa presentata oggi a Gorizia, che prevede la creazione
dei primi orti collettivi sociali per disabili nell’area di via
Merici, punta a raggiungere alcuni importanti risultati:
contrastare l’isolamento sociale delle persone con disabilità,
favorire la collaborazione fra enti senza scopo di lucro,
ampliare la conoscenza del mondo del volontariato e sostenere
l’agricoltura biologica.

Questi particolari orti sono definiti “alti” pensati per chi è
costretto a muoversi in carrozzina e per chi ha disabilità di
tipo visivo e “altri” perché l’Ater di Gorizia ha già attivi
alcuni spazi dedicati all’agricoltura urbana. Tra gli obiettivi
degli organizzatori anche quello di portare questa esperienza a
Udine.

Nel suo intervento il vicegovernatore ha ribadito il valore del
sistema del volontariato in Friuli Venezia Giulia. Nell’incontro
che una piccola delegazione di questa Regione ha avuto con il
Santo Padre – ha ricordato l’esponente della Giunta -, il Papa ha
sottolineato lo straordinario rapporto, unico al mondo, fra
volontari e popolazione residente in Italia. Un dato che colloca
il Friuli Venezia Giulia ai vertici nazionali.

Per la Regione la politica, che di fronte a queste tematiche non
dovrebbe dividersi, ha l’obbligo di non frenare l’energia
straordinaria che i volontari sanno sprigionare. Esperienze come
gli orti sociali vanno difese e custodite poichè rappresentano
una parte della storia personale di chi si prende cura di questi
pezzi di terra.
ARC/TOF/al

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