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Digitalizzazione: Callari, 2,28mln per ridurre il divario digitale

Entro ’25 attivati 52 punti di facilitazione digitale che
raggiungeranno 40mila cittadini

Trieste, 14 lug – “Saremo tra i primi a partire nell’attuazione
della misura 1.7.2 del Pnrr, che prevede contributi alle Regioni
e alle Province autonome (2,28 milioni di euro per il Friuli
Venezia Giulia) affinché realizzino una ‘rete di punti di
facilitazione digitale’ sul territorio a servizio del cittadino”.

Lo ha annunciato l’assessore regionale ai Sistemi informativi
Sebastiano Callari, che oggi ha incontrato nella sede del
Consiglio regionale a Trieste il presidente e il vicepresidente
del Consiglio delle Autonomie locali, Francesca Papais e Roberto
Revelant, e i tecnici impegnati nel progetto di riduzione del
divario digitale culturale tra la popolazione della regione.

Nell’occasione, l’esponente dell’Esecutivo ha illustrato i
contenuti e gli obiettivi del progetto “Fvg comunità digitale”,
che la Regione sta mettendo a punto attraverso il Sistema
informativo delle autonomie locali e in collaborazione con
Insiel. “Si tratta di un’iniziativa ambiziosa – ha affermato
Callari – che si prefigge di realizzare entro la fine del 2025
ben 52 punti di facilitazione digitale distribuiti in modo
omogeneo su tutto il territorio regionale, raggiungendo un bacino
di almeno 41mila cittadini. Verranno inoltre attivati – ha
proseguito l’assessore – dei servizi di supporto e assistenza
individuale o in piccoli gruppi, anche su appuntamento, per
l’utilizzo delle principali applicazioni digitali nazionali e
locali (ad esempio Spid, PagoPa, Sesamo etc), servizi di
alfabetizzazione digitale in presenza o a distanza, nonché altre
azioni informative dedicate ai soggetti più colpiti dal digital
divide, come gli anziani e gli stranieri”.

Importante nell’attuazione del progetto sarà il ruolo degli enti
locali a cui, come ha spiegato Callari, saranno destinati 1,8
milioni di euro per le azioni da attuare sul territorio. Tra
questi saranno individuati degli “enti capofila” che avranno il
compito di allestire i punti di facilitazione digitale ed erogare
i servizi negli ambiti territoriali di competenza, con il
supporto degli “enti non capofila”, delle associazioni locali e
del Terzo settore. Gli “enti capofila” verranno individuati
tramite avvisi non competitivi basati su obiettivi, tempistiche,
vincoli di spesa e risorse finanziarie proporzionate al target di
cittadini da raggiungere.

L’assessore ha concluso sottolineando come “l’apporto del Sistema
delle autonomie locali risulterà prezioso ed essenziale al fine
di definire correttamente le azioni da intraprendere, coinvolgere
le realtà associative locali ed assicurare un buon esito
all’intero progetto, che ha le potenzialità per incrementare
fortemente il numero di cittadini digitalizzati e, di
conseguenza, gravare di minor carico gli uffici a contatto con il
pubblico”.
ARC/PAU/al

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