Confronto ancora in atto nella maggioranza sulle misure della manovra sulla quale la UE ha inviato una lettera all’Italia.
“In questi giorni – dice in un messaggio video su Facebook, Luigi Di Maio – come M5s non abbiamo voluto fare polemica” ma sul carcere ai grandi evasori c’era la questione di “dare un segnale culturale: noi abbiamo sempre detto che l’evasione non si combatte vessando i piccoli”. “Il M5s non si poteva permettere di portare avanti misure, magari anche giuste, sui piccoli e poi rinunciare a perseguire i grandi intoccabili” ripete.
“Non ho ancora chiuso – ha detto il capo politico di M5s – l’accordo sulle partite Iva ma vi dico che al 100 per cento resterà la tassazione al 15% fino a 65 mila euro: vi farò sapere come chiudiamo l’accordo”.
Ieri nella notte, a una settimana dal via libera “salvo intese”, dopo un intenso “round” di incontri e un vertice di maggioranza lungo oltre due ore e mezza, arriva l’accordo sul decreto fiscale. Non è la parola fine alle discussioni nella maggioranza, sia perché alcuni aspetti – in particolare sulle partite Iva – sono da definire, sia perché “non è ancora chiusa” la legge di bilancio.