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Demolizione dei manufatti del comprensorio di “Porto Lido”

E’ cominciata questo pomeriggio (16 novembre) alla presenza del sindaco Roberto Dipiazza, del vicesindaco Serena Tonel, del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, del segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, Vittorio Torbianelli, del Presidente della Camera di commercio Venezia Giulia. Antonio Paoletti, la demolizione dei manufatti del comprensorio di “Porto Lido” a Trieste.

“Con l’avvio di questo intervento – ha affermato il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia Antonio Paoletti – inizia la vera e propria riqualificazione del comprensorio che culminerà con la futura realizzazione del Parco del Mare 5.0. Il Concept del nuovo innovativo e unico progetto sarà presentato lunedì 20 novembre alle ore 11 al Trieste Convention Center, in un evento di portata nazionale e internazionale a cui hanno già confermato la presenza circa 1.200 persone”.

 

Il sindaco Roberto Dipiazza ha sottolineato come il Parco del Mare, la nuova sede di Esatto, la ristrutturazione del Museo Ferroviario, la costruzione della nuova piscina terapeutica e lo spostamento del mercato ortofrutticolo, cambieranno completamente il panorama di questa parte della città.

Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga ha ringraziato la Camera di commercio Venezia Giulia. il Comune di Trieste e l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale per l’alleanza istituzionale creatasi permettendo così il recupero di una parte della città abbandonata da decenni. Nei prossimi anni, la parte della città prospiciente al mare subirà una riqualificazione enorme che stravolgerà la città.

Il progetto del Parco del Mare nasce con l’intento di dotare la città di Trieste di un’infrastruttura socio-economica comprensiva di un polo edutainment di tipo innovativo, con un acquario virtuale di grandi dimensioni in grado di assicurare la sostenibilità economica dell’intero progetto, quale elemento qualificante della valorizzazione di un’area degradata del centro città.

Il progetto intende valorizzare e rigenerare un’area molto significativa dal punto di vista storico – essendo limitrofa all’antica Lanterna – attualmente chiusa e fortemente degradata, facendola divenire elemento pulsante e aggregante per i cittadini e di rilevante attrazione promozionale per i territori limitrofi.

Il progetto insiste in un’area urbana fortemente degradata che verrebbe valorizzata e rigenerata e resa nuovamente fruibile in chiave innovativa e sostenibile ai cittadini e ai visitatori.

L’area – denominata « Porto Lido» – attualmente non aperta al pubblico, è il naturale completamento delle Rive cittadine ed è attualmente caratterizzata dalla presenza di edifici pericolanti e fatiscenti che impediscono la visione dell’antica Lanterna, cui il progetto tende a riqualificare.

L’area di «Porto Lido», un’area a terra di 17.577 mq con uno specchio d’acqua di 23.937 mq, appartiene al demanio portuale ed è data in concessione – per la durata di 40 anni – alla società «Trieste Navigando Srl», recentemente acquisita da parte della Camera di Commercio Venezia Giulia da Invitalia – che ne deteneva la proprietà e il progetto di realizzazione di una marina e di strutture annesse –

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