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Dal giuramento alla campanella, Draghi e i nuovi ministri

 

Nel primo governo che entra in carica e giura in piena pandemia, spariscono le strette di mano. Per tutti i 23 ministri del governo di Mario Draghi non ci sono stati scambi di mani con il premier e il capo dello Stato subito dopo il giuramento al Quirinale.

Assolutamente vietati dal nuovo ‘galateo’ del virus. Sostituiti, quindi, da rapidi cenni del capo rivolti alle autorità quasi a mò di inchino (il più marcato quello di Giancarlo Giorgetti) e qualcuno anche una mano vicina al cuore, inclinando contemporaneamente la testa come saluto.

Passaggio della campanella con “amuchina” per il premier uscente Giuseppe Conte e il presidente del Consiglio Mario Draghi. Il passaggio fisico della campanella, nonostante il Covid, è avvenuto ma prima Conte e Draghi hanno provveduto a disinfettarsi le mani. Subito dopo il passaggio foto di rito con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio uscente Riccardo Fraccaro e il suo successore Roberto Garofoli ma, sempre a causa della pandemia, nessuna stretta di mano tra Conte e Draghi. Un applauso finale ha salutato Conte prima che il presidente uscente lasciasse il salone d’onore.

Senza mascherine, a distanza e alternati su tre livelli su un palchetto allestito ad hoc nel salone dei Corazzieri del Quirinale. Così sono stati immortalati i 23 ministri del nuovo governo Draghi nella foto di rito scattata al Colle, insieme al capo dello Stato, Sergio Mattarella.

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