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Cultura: Regione, imprese del settore sono strategiche per lo sviluppo

Trieste, 31 mag – Il Friuli Venezia Giulia sta lavorando per
valorizzare le imprese culturali e creative. Realtà che
rappresentano una parte importante del Pil del nostro Paese e
della nostra Regione. Dopo la contrazione causata dalla pandemia,
gli eventi culturali che oggi si stanno realizzando in questo
territorio sono la testimonianza concreta della forte crescita
economica dell’intero settore che va considerato uno strumento
strategico di sviluppo.

Questo il concetto espresso dal governatore del Friuli Venezia
Giulia che, con un video, ha voluto intervenire al meeting
“Cultural Heritage and Business Development: New Opportunities
for Cooperation” in corso di svolgimento a Trieste.

Di natura transnazionale, l’iniziativa è stata promossa dalla
Regione nell’ambito del progetto europeo Crossinno “Rafforzare i
processi di innovazione delle Pmi tradizionali con azioni di
cross-fertilization indirizzate alle industrie creative e
culturali”, finanziato dal programma Interreg Italia-Austria.

Presente all’evento anche l’assessore alla Cultura che ha voluto
sottolineare la valenza dei progetti culturali portati avanti in
questa Regione. Queste iniziative – ha affermato – hanno il
pregio fondamentale di saper incrociare esperienze differenti e
reinterpretare le buone pratiche.

Il Friuli Venezia Giulia – ha precisato l’esponente della Giunta
– è terza in Italia per l’impatto delle imprese culturali e
creative sul Pil e sui dati occupazionali. Un risultato
importante per una Regione che, da area di confine, adesso si è
trasformata in territorio di passaggio.

Con questo cambiamento epocale, anche la nostra mentalità deve
adeguarsi e vanno ricostruite le prospettive economiche. Gorizia,
per esempio, per molto tempo ha rappresentato il confine, uno dei
più presidiati del nostro Paese, con una economia – ha sostenuto
l’assessore – interamente costruita su questa situazione. Tutto
questo non esiste più e quindi dobbiamo ripensare i modelli
produttivi della città e del suo territorio.

Questo processo può essere aiutato dalla cultura che, per sua
connotazione intrinseca, garantisce sempre un maggiore dialogo e
maggiore libertà. In questa fase storica – ha rimarcato – risulta
assolutamente vitale ogni intervento teso ad aiutare la cultura a
essere ancora più impresa e a supportare l’economia locale in
fase di trasformazione.

Nel corso del suo intervento l’assessore ha ricordato inoltre che
la cultura per secoli ha alimentato il progresso dell’Europa a
partire dall’esempio lasciato da Leonardo Da Vinci, massima
incarnazione dell’umanesimo ma anche della capacità di
immaginare, progettare e costruire dal punto di vista tecnico
manufatti straordinari come le famose porte vinciane presenti
ancora oggi in quasi tutti i canali del mondo.

La nostra cultura – ha aggiunto l’assessore – è stata il motore e
lo slancio per tutto quello che è stato prodotto nel mondo.

Oggi più riusciamo a incrociare l’impresa culturale e creativa
con quella tradizionale, maggiori – ha concluso – saranno i
benefici per tutti in termini economici, occupazionali e di
crescita in senso lato.
ARC/TOF/ma

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