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Cultura, numeri da record per la 57^ edizione del Premio Paganini

Settantadue concerti-premio in Italia e all’estero, 117 iscritti provenienti da oltre 30 Paesi, 500 visitatori in due giorni nella nuova sede del Concorso (la prima nella storia del Premio) e oltre un milione di persone raggiunte sui canali social nell’ultimo anno.

 

Sono i principali numeri della 57^ edizione del Premio Paganini che si è conclusa ufficialmente oggi con la conferenza stampa di chiusura della manifestazione a cui hanno partecipato il sindaco di Genova Marco Bucci, il sovrintendente del Teatro Carlo Felice di Genova Claudio Orazi e, per il Premio Paganini, il presidente Giovanni Panebianco, il direttore artistico Nazzareno Carusi e il presidente della giuria Salvatore Accardo.

 

«Si è chiusa un’edizione del Premio Paganini da record che ha rafforzato ulteriormente la vocazione internazionale del Concorso con oltre 30 nazioni rappresentate – dichiara il sindaco Marco Bucci – La presenza di artisti arrivati da tutto il mondo conferma il ruolo da protagonista della nostra città nel panorama culturale nazionale e internazionale. La cultura crea ricchezza e non mi riferisco solo a un lato prettamente economico e turistico, ma in particolare a un tipo di ricchezza intellettuale che deve arrivare in modo diretto a tutti i cittadini. Siamo orgogliosi del successo crescente del Premio Paganini, un evento che si conferma un appuntamento imperdibile per la nostra Genova. Appuntamento nel 2025 per un’edizione ancora più ricca».

 

«Il Premio Paganini ha festeggiato 70 anni di storia con una straordinaria edizione dove ha trionfato un violinista di assoluto livello come Simon Zhu e la partecipazione di molti altri talenti provenienti da tutto il mondo – spiega il presidente del Premio Paganini Giovanni Panebianco – Una conferma del crescente respiro internazionale del Concorso che, grazie a un grandissimo lavoro di squadra, ha dato lustro a Genova e all’Italia. Quest’anno, più che mai, il Premio ha saputo creare una osmosi con la Città che si è concretizzata nell’organizzazione di numerosi eventi collaterali di grande successo che hanno rafforzato il legame tra il Premio e i genovesi».

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