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Cultura: Gibelli, TreeArt è seme per rendere più verdi ambienti vita

Il Festival, in programma a Buttrio, avrà come tema centrale
l’Urban forest
Udine, 19 lug – “Nonostante il Friuli Venezia Giulia non sia
un territorio particolarmente inquinato, comprende diversi centri
medio piccoli che sono sprovvisti di adeguati spazi verdi.
Manifestazioni come il TreeArt Festival di Buttrio possono essere
il ‘seme’ da cui può germogliare una maggiore sensibilità
pubblica rispetto alla necessità di rendere più verdi gli
ambienti in cui viviamo, migliorando la qualità della vita”.
Queste le parole dell’assessore regionale alla Cultura Tiziana
Gibelli in occasione della conferenza stampa di presentazione del
TreeArt Festival, tenutasi questa mattina a Udine alla presenza
del sindaco e dell’assessore alla Cultura del comune di Buttrio
Eliano Bassi e Patrizia Minen, il direttore scientifico della
manifestazione Pietro Maroè e la curatrice artistica Elena
Cantori. TreeArt Festival è organizzato dal Comune di Buttrio e
gode del contributo della Regione tramite l’Art bonus Fvg. Tra
gli enti sostenitori rientrano anche “IoSonoFriuliVeneziaGiulia”,
la Fondazione Friuli e numerosi altri partner pubblici e privati.
L’evento, giunto alla terza edizione, si svolgerà a Villa di
Toppo Florio a Buttrio tra il 28 e il 31 luglio, con
un’anticipazione dedicata ai bambini in programma domenica 24
luglio. La manifestazione avrà come tema centrale la cosiddetta
“Urban forest”, ovvero l’arricchimento delle città con nuovi
alberi e piante per portare benefici alla salute e il benessere
collettivo. Nel ricco programma di iniziative figurano attività
per i giovani sul tema della natura, spettacoli, concerti, mostre
e incontri con ospiti di livello internazionale che dialogheranno
sul bisogno di rendere più salubre, attraverso gli spazi verdi,
l’ambiente dei centri urbani.
“In altri continenti, soprattutto nelle zone economicamente più
fragili, i cambiamenti climatici stanno portando all’addensamento
della popolazione verso le città più grandi – ha proseguito
Gibelli -. Nel mondo occidentale, questo fenomeno sarà attenuato
ma l’avere più verde in città resta una necessità improrogabile.
Il nostro modo di vivere dopo la pandemia ci ha portati ad
apprezzare di più la natura, sia per ragioni di salute sia
sociali. È fuori dubbio che un ambiente salubre porti a vivere
meglio – ha concluso l’assessore – e se un gruppo di persone gode
di una migliore qualità della vita aiuta più facilmente anche
altre comunità nel raggiungere questo scopo”.
ARC/PAU/al

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