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Cultura: Gibelli, targa Fvg a Diana Bracco imprenditrice e mecenate

Udine, 21 giu – L’assessore regionale alla Cultura e sport,
Tiziana Gibelli, ha consegnato la targa di riconoscenza della
Regione Friuli Venezia Giulia a Diana Bracco, per essere “una dei
più importanti imprenditori del Paese e grande mecenate”.
La consegna è avvenuta oggi a Milano in occasione dell’evento “Da
Neresine a Milano. L’impresa di Fulvio Bracco”, incontro promosso
dalla Fondazione Bracco e dal Comitato Associazione Nazionale
Venezia Giulia Dalmazia nell’ambito dell’iniziativa “Milano è
memoria” organizzata dal Comune.
Gibelli, che ha parlato a nome del presidente Massimiliano
Fedriga e di tutta la comunità regionale, ha evidenziato come
“quando si parla di Diana Bracco e della sua famiglia siamo di
fronte ad uno dei più grandi imprenditori e mecenati italiani.
Bracco corporate ha stabilimenti in tutto il mondo ed è una delle
imprese italiane ad essere realmente presente e operativa a
livello internazionale con una visione aperta sul futuro”.
L’evento ha presentato il percorso umano e imprenditoriale di
Fulvio Bracco, esule giuliano-dalmata, padre di Diana, cavaliere
del lavoro, capitano di industria e mecenate, che ha
profondamente influito sullo sviluppo del capoluogo lombardo e
dell’economia dell’intera nazione. L’incontro è stato promosso
nell’ambito del palinsesto di attività dedicate al 95°
Anniversario del Gruppo Bracco che mantiene le radici in Friuli
Venezia Giulia con un importante stabilimento a Torviscosa, dove
produce liquidi di contrasto per la diagnostica medica e prodotti
di chimica farmaceutica, oltre che con un insediamento in area
Science Park a Padriciano, dove svolge ricerca applicata sui
mezzi di contrasto per l’imaging diagnostico in vivo per
l’oncologia e le malattie cardiovascolari e degenerative.
“L’arrivo del Gruppo Bracco a Torviscosa ha segnato una svolta
per il recupero di quel sito industriale poiché ha aperto la
strada all’insediamento sostenibile, sia sul piano ambientale che
occupazionale, di altre imprese – ha detto Gibelli -; oltre ad
aver dato avvio ad una stagione di valorizzazione culturale del
polo industriale partita con il restauro dei bassorilievi e delle
statue di Leone Lodi e proseguita con la catalogazione e
digitalizzazione dell’archivio della Snia, ora disponibile per
gli studiosi e i ricercatori di tutto il mondo”.
Gibelli ha poi ripreso i ricordi della stessa Diana Bracco
“memorie di famiglia che la legano alla nostra regione e che le
consentono di rivivere i momenti dell’infanzia quando con il
padre dall’Istria toccavano Trieste e poi Torviscosa ed altre
località e che forse hanno contribuito, con uno sguardo ampio
sulle cose, a farne un grande imprenditore italiano”.
L’incontro è stato moderato dal giornalista Matteo Carnieletto
che, insieme al videomaker Simone Pontini, ha raccontato
attraverso documenti, video e la testimonianza della stessa Diana
Bracco i momenti significativi della vita del grande imprenditore
farmaceutico nato a Neresine, in Istria, nel 1909.
L’evento, trasmesso in diretta streaming, ha avuto il patrocinio
della Regione Friuli Venezia Giulia e della Regione Lombardia.
ARC/SSA/pph

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